Fibroma uterino

12/06/2013

fibroma bigIn gergo tecnico sono chiamati leiomiomi o miomi, ma sono più comunemente noti come fibromi uterini. Si tratta dei più diffusi tumori benigni del tratto genitale femminile nelle donne in età fertile e sono per lo più associati ad un’alterazione dell’equilibrio ormonale.

Si stima che i fibromi uterini colpiscano il 40% delle donne di età compresa tra i 35 e i 55 anni. Più del 25% delle donne al di sopra dei 30 anni sono portatrici di uno o più fibromi, ma meno del 25% manifesta qualche sintomo. Infatti tre volte su quattro il fibroma viene scoperto per caso, magari durante una visita ginecologia di controllo o un'ecografia.

Esistono tre tipi di fibromi uterini:

  • Fibromi sottosierosi: sono quelli che si sviluppano nella parte esterna dell’utero e crescono all’esterno. Di norma non incidono sul flusso mestruale, ma possono causare dolore.

  • Fibromi intramurali: è il tipo più comune di fibroma, che si sviluppa nello spessore della parete uterina e si espande. Questo tipo di fibroma può facilmente provocare ciclo più abbondante del solito, dolore pelvico e mal di schiena, aumentata frequenza delle minzioni e senso di pressione.

  • Fibromi sottomucosi: è il tipo di fibroma meno comune, che si sviluppa all’interno della cavità uterina e può causare emorragie mestruali molto forti e cicli mestruali prolungati.

I sintomi del fibroma uterino

Il sintomo più frequente è la menorragia, cioè la comparsa di flussi mestruali molto più abbondanti del solito. In alcune donne può presentarsi un'anemia ipocromica sideropenica.

Molto spesso la presenza di un fibromioma, soprattutto se di grandi dimensioni, può provocare dolore e/o senso di peso al basso ventre o a livello lombo-sacrale. Infine il fibroma può causare uno stimolo ad urinare con maggiore frequenza o sintomi intestinali, con difficoltà nell’evacuazione.

In certi casi il fibroma causare problemi di infertilità e di abortività ripetuta.

Come diagnosticare il fibroma

Generalmente un fibroma può essere diagnosticato anche con una semplice visita ginecologica: la visita bimanuale e l'esplorazione vaginale consentono di verificare un aumento irregolare del volume della consistenza dell’utero.

Tuttavia l’ecografia è indispensabile per valutare la grandezza e l’ubicazione dei fibromi. Il momento migliore per fare un'ecografia è entro i primi 8 giorni dall’inizio del ciclo per controllare meglio anche i piccoli fibromi.

Come curare i fibromi uterini

La scelta della terapia dipende da diversi fattori:

  • la presenza di sintomi e la loro entità,
  • l'età della paziente,
  • l'eventuale desiderio di gravidanze,
  • il volume del fibroma.

Per un fibroma di piccole dimensioni in una paziente che non presenta sintomi, può essere utile attendere prescrivendo controlli periodici. Ma in altri casi può essere più utile una terapia farmacologica - che può essere utile per controllare l'emorragia e il dolore, ma non porta alla regressione totale del fibroma - o un intervento chirurgico.

La terapia chirurgica è d’obbligo quando le emorragie sono frequenti e abbondanti e non c'è stato un beneficio con la terapia. La chirurgia è necessaria per rimuovere un fibroma che per la sua sede ostacola la fertilità.

Gli interventi chirurgici sono:

  • Miomectomia: è l’asportazione del fibroma, conservando quindi l'utero. Questa è l’opzione privilegiata per fibromi di piccole dimensioni e quando la paziente è in età fertile.

  • Isterectomia: è l’asportazione totale dell'utero. Questa scelta è più indicata nella paziente in menopausa e nei casi più complessi come la presenza di miomi multipli e/o voluminosi.
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.