cellulite in gravidanza

Cellulite in gravidanza

10/08/2017

Uno dei problemi più temuti e comuni, insieme alle smagliature, è la cellulite in gravidanza, un inestetismo della pelle provocato dalla penetrazione delle cellule adipose nel tessuto connettivo, il che conferisce alla pelle il tipo aspetto definito 'a buccia d’arancia'. Alcune zone del corpo sono particolarmente esposte al rischio di cellulite (le cosce, i glutei, le zone interne delle braccia, il seno) che è più frequente nelle donne in sovrappeso.

Cellulite o ritenzione idrica?

La differenza è sostanziale. La ritenzione idrica è causata dal ristagno dei liquidi nei tessuti connettivi e, in certi casi, rappresenta il primo stadio della cellulite (cellulite edematosa) caratterizzata dalla manifestazione di edemi, provocati proprio dal ristagno dei liquidi e dall’accumulo di acqua nelle cellule.
 
La cellulite può poi peggiorare in una cellulite fibrosa, causata dal perpetuarsi del ristagno dei liquidi che favorisce un processo fibrotico del tessuto. A questo punto può insorgere anche il dolore se si da un pizzicotto sulla pelle. Arrivati al terzo stadio, la cellulite diventa sclerotica e può provocare crampi, dolori, edemi e vene varicose: il tessuto connettivo fibroso cresce in modo sproporzionato e crea le cosiddette placche cellulitiche che impediscono il passaggio delle sostanze nutritive all’interno dei tessuti e comprimono nervi e vasi sanguigni.

Prevenire la cellulite in gravidanza

Una delle principali cause dell’insorgenza della cellulite è quella ereditaria. Precedenti in famiglia aumentano il rischio che la cellulite si presenti anche nelle generazioni successive, tuttavia esistono alcuni metodi per prevenire la cellulite:

  • attenzione all’abbigliamento: i pantaloni stretti ostacolano la risalita del sangue verso il cuore quindi vanno evitati e quando fa caldo vanno usati i collant a compressione graduata che favoriscono la circolazione. Per lo stesso motivo sono da evitare i tacchi troppo alti: l’ideale è una scarpa con un tacco di 4 centimetri che favorisce il ritorno venoso;
  • attenzione all’alimentazione: limitare il consumo di sale è molto importante perché il sale favorisce la ritenzione idrica. E’ bene ricordare che i cibi preconfezionati o conservati contengono una buona percentuale di sale; è importante mangiare i cibi giusti, ricchi di acqua e fibre e bere tanti liquidi, soprattutto acqua (bisogna bere almeno due litri di acqua al giorno che diventano tre in estate) che combatte il ristagno linfatico;
  • attenzione allo stile di vita: no alla sedentarietà, sì a un’attività sportiva di tipo aerobico regolare. L’ideale è il nuoto, parchè l’acqua produce sulla pelle un benefico massaggio che aiuta a drenare i liquidi.

Creme anticellulite in gravidanza, marche

Attenzione ai prodotti per la pelle: è importante acquistare creme specifiche anti-cellulite. Ideali sono le creme a base di betulla, ipocastano, rusco che favoriscono la circolazione. La crema va applicata tutti i giorni con un vigoroso massaggio linfo-drenante. Il massaggio parte dalla caviglia e risale su verso l’incavo del ginocchio e fino ai fianchi. Dal basso verso l’alto, seguendo la circolazione sanguigna venosa. Puoi praticare un massaggio con l’acqua mentre fai la doccia. Alterna getti d’acqua fredda con getti d’acqua calda, così riattiverai la microcircolazione.

Per quanto riguarda le marche mi sento di raccomandare solo quelle a base di sostanze naturali, e anche in questo caso è importante assicurarsi che siano utilizzabili in gravidanza chiedendo al medico o leggendo l'etichetta, o quelle espressamente formulate per la donna incinta, come la Rilastil.

Come eliminare la cellultie dopo il parto

Recentemente in Francia, l’Haute Autorité de Santé, a seguito di alcuni eventi avversi verificatisi in pazienti che si erano sottoposte ad alcune procedure per il trattamento delle adiposità localizzate, ha limitato l’uso di mesoterapia con cocktail di farmaci e le soluzioni ipoosmolari, fosfatidilcolina e deossicolato di sodio, le tecniche di lipolisi con radiofrequenza, ultrasuoni e laser, la carbossiterapia.

In Italia alcune di queste tecniche non vengono utilizzate - la mesoterapia, ad esempio, non è una tecnica validata dalla Società Italiana di Medicina Estetica (Sime) e la mesoterapia con cocktail di farmaci non è approvata ormai da anni dalla Società Italiana di Mesoterapia - tuttavia le altre procedure vengono usate da anni in tutta sicurezza e gli esperti italiani rassicurano le pazienti.

La carbossiterapia, la laser lipolisi, o la radiofrequenza e gli ultrasuoni sono sperimentate da tempo con successo e vengono usate in tutta sicurezza, spiega il segretario generale della Sime, Emanuele Bartoletti. Il problema sta soprattutto nell’affidarsi a professionisti di comprovata esperienza, che adorano nel pieno rispetto delle regole di igiene e sicurezza: gli eventi avversi registratisi in Francia, chiariscono gli esperti, sono da attribuire proprio ad una scarsa esperienza degli operatori e non alla procedura in sé.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.