come esporre i bambini al sole

Come esporre i bambini al sole

12/06/2023

Qualche consiglio su come esporre i bambini al sole? Non c’è immagine che richiami alla mente più gioia e spensieratezza di quella che vede protagonisti i bambini sulla spiaggia, intenti a giocare con la sabbia e con l’acqua.
Ma questa straordinaria occasione di divertimento non è esente da rischi connessi soprattutto ad una sconsiderata esposizione ai raggi del sole. I dermatologi spiegano che una esposizione protetta nei primi 18 anni di vita previene l’80% dei tumori cutanei in età adulta, compreso il temuto melanoma, il cancro che ha fatto rilevare, nel mondo, il maggior incremento: negli ultimi 60 anni e' aumentato di 7 volte.

I raggi ultravioletti (gli UVA e UVB) penetrano profondamente nell’epidermide provocando danni al DNA dei tessuti e delle cellule, favorendo l’invecchiamento cellulare e aumentando il rischio di melanomi, il tumore della pelle.

La pelle dei bambini, inoltre, è estremamente fragile e delicata perché è molto più sottile di quella degli adulti e quindi più esposta al rischio di scottature.

Tuttavia il sole non va demonizzato, è un elemento fondamentale per garantire una crescita sana dell’apparato muscolo scheletrico e per favorire il buonumore. Inoltre l’esposizione ai raggi del sole stimola la produzione di vitamina D, che secondo numerosi studi protegge dalle malattie delle ossa, dal morbo di Parkinson, dalle malattie autoimmuni e dai disturbi cardiovascolari.

Esporre i neonati al sole

Innanzitutto i neonati vanno esposti con estrema cautela. Si può fare una passeggiata sulla spiaggia con un neonato al mattino molto presto o al tramonto e sempre dopo avergli coperto la testa con un cappellino e avergli protetto le gambe e le braccia (zone generalmente esposte all’aria quando si indossa il body) con una crema ad alto fattore protettivo

La Skin Cancer Foundation statunitense ricorda che le scottature nei bambini molto piccoli possono essere estremamente serie, invita i genitori che hanno bambini con pelle molto chiara e lentiggini a far loro indossare una maglietta a trame fitte e, laddove possibile, a doppio strato e di non sottovalutare le luci riflesse - ad esempio sabbia, cemento e neve riflettono i raggi del sole - e di ricordare che anche nelle giornate nuvolose l’80% dei raggi solari raggiunge la terra.

Come far prendere il sole ai bambini

I bambini un po’ più grandi possono stare al sole un po’ più di tempo, ma non nelle ore centrali della giornata (dalle 11 alle 16) e sempre con un’adeguata protezione. Inoltre è bene ricordare che non è sufficiente mettersi sotto l’ombrellone per ripararsi dal sole: uno studio spagnolo ha dimostrato che i raggi ultravioletti passano anche attraverso il tessuto di cui sono fatti gli ombrelloni.

I bambini di 7/8 anni che hanno una pelle normopigmentata, cioè che non sono di un fototipo estremamente delicato (capelli rossi e lentiggini), possono esporsi con una adeguata crema protettiva ma senza più eccessivi timori.

Se il vostro piccolo ama fare costruzioni con la sabbia, stando spesso accovacciato, attenzione alla parte bassa delle schiena e a nuca, spalle e braccia; se invece predilige attività che lo fanno restare in piedi, ad esempio il pallone, fate attenzione a naso e guance, spalle, nuca e schiena, pianta dei piedi e delle mani, parte posteriore delle ginocchia.

A questo proposito Giuseppe Monfrecola, ordinario di dermatologia all'Università Federico II di Napoli, nonché coordinatore del gruppo di studio di fotodermatologia della Società italiana di dermatologia, spiega che uno studio di qualche anno fa mostrò che il melanoma colpisce di più le persone che durante l’infanzia sono state iperdifese dagli ultravioletti rispetto a chi è stato ragionevolmente esposto al sole. A dimostrazione che il sole non è un nemico, anzi è un prezioso alleato per la crescita e la salute.

Ecco il decalogo stilato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità:

  1. Non esporre il bambino fino a sei mesi di età,
  2. non esporlo al sole tra le ore 11 e le 16,
  3. l'esposizione dovrà essere effettuata camminando,
  4. la prima protezione deve essere praticata attraverso gli indumenti (vestiti di cotone, di lino o jeans). Occorrerà ricordare che gli indumenti bagnati proteggono di meno. Il coefficente di protezione degli indumenti infatti diminuisce quando essi sono umidi,
  5. bisognerà proteggere il bambino dai colpi di sole facendogli indossare un cappello a larghe falde, che ripari bene il cuoio capelluto, le orecchie, il viso e la nuca.
  6. nei momenti in cui il bambino non ha il cappello, occorrerà bagnare ripetutamente i capelli e dovrà comunque ogni tanto essere messo all'ombra,
  7. il bambino dovrà indossare occhiali da sole,
  8. utilizzare un filtro solare con coefficente di protezione superiore a 15 per una pelle normale, che sia anche fotostabile e resistente all'acqua e al sudore,
  9. ripetere le applicazioni degli antisolari più volte durante l'esposizione al sole (almeno due o tre volte al giorno),
  10. adattare il fattore di protezione al fototipo della pelle del bambino ed al fatto che presenti o meno efelidi o nevi multipli. Più il fototipo è chiaro (bambino rosso-biondo che si procura spesso eritemi solari o scottature) e più bisogna proteggere il bambino dal sole, per evitare le ustioni solari che aumentano notevolmente il rischio del melanoma in età adulta.

Come proteggere i bambini dal sole

Proteggere i bambini dal sole è estremamente importante per prevenire scottature solari e danni alla pelle a lungo termine. Ecco alcuni consigli per proteggere i bambini dal sole:

  • Indumenti protettivi: vestiamo i nostri bambini con abiti leggeri ma coprenti, come magliette a maniche lunghe, pantaloni lunghi e cappelli a tesa larga. Scegliamo tessuti leggeri e traspiranti che offrano una certa protezione dai raggi solari.
  • Creme solari: applichiamo generosamente una crema solare a largo spettro con un alto fattore di protezione solare (FPS), di almeno 30 o superiore, su tutte le parti esposte del corpo dei bambini. Assicuriamoci di applicarla almeno 15-30 minuti prima di esporli al sole e di riapplicarla ogni due ore o più frequentemente se i bambini sudano o dopo il nuoto.
  • Cappelli e occhiali da sole: diamo ai nostri bambini cappelli a tesa larga che proteggano il viso, le orecchie e il collo dai raggi solari. Assicuriamoci che gli occhiali da sole che indossano abbiano una buona protezione dai raggi UV per proteggere i loro occhi.
  • Ombra: cerchiamo di evitare l'esposizione diretta al sole durante le ore di punta, quando i raggi solari sono più forti, solitamente tra le 10:00 e le 16:00. Cerchiamo luoghi ombreggiati come alberi, ombrelloni o strutture coperte per proteggere i nostri bambini dal sole.
  • Idratazione: assicuriamoci che i nostri bambini bevano a sufficienza durante l'esposizione al sole per evitare la disidratazione. Offriamo loro acqua o bevande fresche e idratanti regolarmente.
  • Sensibilizzazione al sole: Insegneremo ai nostri bambini l'importanza di proteggersi dal sole sin dalla giovane età. Spiegheremo loro come applicare la crema solare, indossare indumenti protettivi e cercare ombra quando necessario. Promuoveremo abitudini salutari per il loro futuro.

Malattie della pelle e sole

E' assolutamente sconsigliabile esporre il piccolo al sole in caso di fotodermatiti e fotoallergie (dalle luciti all'orticaria solare) o malattie ben più importanti quali il lupus e lo xeroderma pigmentoso. Il sole è benefico invece in presenza di altre patologie dalla pelle quali dermatite atopica, psoriasi, acne adolescenziale, seborrea, dermatite seborroica e vitiligine. E' comunque indispensabile rivolgersi al dermatologo prima di andare in vacanza.

Leggi la guida Bambini al Sole

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.