allattamento al seno

Allattamento al seno

23/11/2016

Molte donne hanno paura di non avere abbastanza latte per nutrire il proprio piccolo. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di paure infondate. Solo poco più dell'1% delle neomamme ha veramente problemi che impediscono al bambino di nutrirsi al seno.

Per tutte le altre, è solo una questione di tempo. Il bambino, infatti, appena messo al seno (è consigliato farlo entro 12 ore dalla nascita) succhia poco, ma mette comunque in moto quel meccanismo per cui il cervello della mamma avvia la produzione di latte.

L'importante è non scoraggiarsi e permettere al bimbo di succhiare anche molte volte durante la giornata: è la suzione continua che fa produrre più latte, tanto quanto ne necessita al piccolo.

Tre consigli preziosi

  • La posizione ideale: La posizione ideale per allattare è quella seduta su una poltrona bassa, dove è possibile poggiare i piedi a terra, con le ginocchia appena sollevate. La testa del bambino va tenuta nell'incavo del braccio, in modo che la sua posizione risulti leggermente distesa. Il capezzolo e l'areola devono essere completamente posti nella bocca del bambino, altrimenti la mamma avvertirà dolore durante la suzione
  • Il numero di poppate: in realtà non c'è un numero fisso di poppate nell'arco della giornata. Il bambino va messo al seno ogni volta che piange e ha fame; proprio per questo l'allattamento al seno viene anche detto “a richiesta”. Va ricordato, in generale, che appena nato il bimbo mangia pressappoco ogni due ore; man mano che cresce, poi, la pausa tra una poppata e l'altra diventerà più estesa, attestandosi sulle 4-5 ore
  • La durata delle poppate: in generale si considera un quarto d'ora a seno. Il consiglio è però quello di alternare i seni ad ogni poppata (cominciare la poppata dal seno al quale il bambino è stato attaccato per ultimo) in modo che questi si svuotino completamente e si stimoli maggiormente la produzione del latte nuovo. Va anche ricordato di far fare al bimbo, dopo ogni poppata, il ruttino per evitare spiacevoli rigurgiti.

Se se sei in difficoltà e non vuoi arrenderti puoi chiedere aiuto. Esiste un’associazione internazionale di volontariato, che si chiama Leche League (Lega per l’Allattamento), che offre aiuto e sostegno per l’allattamento. Cerca la sede più vicina su www.lllitalia.org.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.