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Donare il latte materno
Il latte materno rappresenta la principale e più preziosa fonte di nutrimento per il neonato, ma spesso in alcune situazioni, come ad esempio la nascita prematura o un parto rischioso, la mamma non ha la possibilità di nutrire il proprio bambino al seno.
Per non privare il neonato delle sostanze nutritive e degli anticorpi contenuti nel latte materno è possibile accedere alle Banche del latte, che conservano latte donato dal altre mamme.
In Italia esistono circa trenta Banche del Latte in diverse regioni italiane che raccolgono e conservano in precise condizioni di sicurezza ed igiene il latte donato da mamme che allattano da meno di sei mesi e che producono una quantità superiore di latte rispetto alle necessità dei propri figli.
Come si diventa donatrice del latte?
Il centro di riferimento territoriale (Banca del Latte Umano, BLUD) permette di sottoporsi ad uno screening finalizzato a valutare la storia clinica e l'esecuzione di alcuni esami del sangue, dopodiché compila un questionario per capire se la donna può effettivamente donare il suo latte e infine chiede alla donatrice di seguire alcune regole per la produzione e conservazione del latte.
Screening delle donatrici, modalità di raccolta e conservazione del latte, controlli organolettici, fisici e batteriologici, pastorizzazione, documentazione degli atti medico-amministrativi: sono queste le principali indicazioni che vanno seguite quando si gestisce una BLUD.
Tutto il latte va pastorizzato prima dell'uso con un riscaldamento a bagnomaria che distrugge gli agenti patogeni.
Il latte pastorizzato viene congelato e stoccato in biberon sigillati ed etichettati e viene poi fornito dietro ricetta medica ai “centri di neonatologia, ai servizi di pediatria e a pazienti presso il proprio domicilio per i quali ci sia una giustificata indicazione”.
Per maggiori informazioni scopri le attività di A.I.B.L.U.D. ONLUS
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