perche i nonni sono importanti

Perché i nonni sono importanti

02/10/2018

Un’indagine commissionata all'Ires dallo Spi-Cgil ha rivelato che i nonni sono un autentico pilastro della società e che le giovani famiglie risparmiano denaro, energie e tempo grazie alla presenza e al sostegno dei nonni. Ma perché i nonni sono importanti? Di sicuro non solo per l'aiuto che ci danno ogni giorno, ma soprattutto per quel bagaglio di esperienze, conoscenze, valori e ricordi che possono trasmettere ai nostri figli.

Il ruolo dei nonni nella società oggi

In Italia vivono circa 6.911.000 di nonni, 5.948.000 dei quali si prendono cura dei nipoti in modi e tempi diversi.

Da un rapido calcolo gli esperti hanno, quindi, quantificato in una cifra compresa tra 495.600.000 euro e i 1.321.600.000 il risparmio annuo che l’opera dei nonni garantisce alle famiglie.

Affidare i bambini ai nipoti, pro e contro

Di questi tempi scegliere di affidare il bambino a un nonno è una scelta piuttosto frequente: si risparmia e si è sicuri che il bambino sarà curato e vezzeggiato da persone che lo amano e che hanno nei suoi confronti un affetto sincero.

Gli svantaggi sono soprattutto di natura psicologica per la mamma: è importante ricordare che i nonni sono delle persone e come tutte le persone hanno loro proprie abitudini e difetti. Se il nonno fuma, ad esempio, la mamma deve sentirsi in diritto di chiedere e ottenere che quando il bambino è in casa non si fumi in sua presenza.

Inoltre i nonni tendono a viziare un po’ troppo i nipotini con giochi, caramelle etc: ogni capriccio rischia di essere soddisfatto lasciando poi ai genitori l’arduo compito di rieducare il bambino.

L'importanza dei nonni per i bambini

Trascorrere del tempo libero con i nonni aiuta a rafforzare i legami familiari, legami che rimarranno forti per tutta la vita.

E’ quanto hanno concluso i ricercatori della Concordia University e della Wilfrid Laurier University che hanno esaminato il legame che univa alcune coppie di nonni e nipoti. Lo studio ha preso in esame sedici nonni in pensione, tra i 65 e gli 89 anni, e i loro nipoti, tra i 18 e i 24 anni, che avevano trascorso insieme del tempo libero impiegandolo in diverse attività: viaggiare, fare giardinaggio, shopping, celebrazioni di feste e cucina. Indipendentemente dal tipo di attività svolta, i partecipanti allo studio hanno rinsaldato il loro legame: i nonni hanno potuto tramandare al nipote ricordi di una vita, esperienze e passioni (ma anche gusto musicali!) e i nipoti hanno potuto instillare nei nonni un po’ di quella “cultura digitale” che è caratteristica tipica di questa generazione (e così i nonni hanno imparato a usare il computer o il cellulare).

Tutte queste attività, alla resa dei conti, hanno rafforzato un legame intergenerazionale che è diventato una preziosa risorsa emotiva e sentimentale per entrambi, nonni e nipoti.

Divertirsi insieme è parte essenziale per la formazione di legami che si tramandano di generazione in generazione all’interno di un nucleo familiare

ha concluso l’autrice dello studio Shannon Hebblethwaite.

Quanto pesa l'impegno dei nonni?

Quanto incide il costante impegno sulla salute dei nonni? E’ indubbio che trascorrere del tempo con i propri nipotini renda i nonni felici e li aiuti a mantenersi in buona salute, ma cosa accade se si esagera?

Una ricerca australiana appena apparsa su Menopause ha preso in considerazione i dati raccolti nell’ambito del Women’s Healthy Aging Project che ha preso in considerazione 120 nonne di età compresa tra 57 e 68 anni.

Ebbene, le nonne che si occupavano dei nipotini solo una volta alla settimana ottenevano i migliori punteggi ai test di acutezza mentale e di precisione, mentre le nonne che erano impegnate con i nipoti per cinque volte la settimana ottenevano i peggiori risultati. Inoltre le nonne più impegnate dichiaravano di sentirsi molto stanche, e percepivano che più si prendevano cura dei propri nipoti e più impegno avrebbero chiesto i loro figli.

Margery Gass, a capo della ricerca, ha spiegato che la menopausa è un periodo estremamente delicato per la donna ed è importante sapere quali possono essere le implicazioni di un tale impegno familiare sulla salute psicofisica della donna.

Consigli per i nonni che accudiscono i nipoti dopo la scuola

Secondo una recente ricerca condotta in Italia un milione e 100mila nonni si occupano dei nipotini e che in qualche modo torneranno sui banchi di scuola insieme ai bambini, visto che sono proprio loro ad accompagnare i piccoli nel tragitto casa-scuola e li aiuteranno a fare i compiti.

Il pediatra Italo Farnetani propone anche un decalogo per i nonni che accudiscono i nipoti

  1. Orari per i compiti: i compiti vanno fatti intorno alle 15, iniziando da quelli orali perché la memoria a lungo termine è più attiva.
  2. Niente interruzioni: quando si inizia a fare i compiti non ci sono interruzioni che tengano, anzi bisogna finirli prima possibile.
  3. Merenda: solo se i compiti si prolungano oltre le 17 si può fare una pausa merenda per al massimo 15 minuti. Un tempo che va controllato dagli stessi nipoti sull’orologio, in modo da poter allenare la capacità di ragionamento dei bambini che si basa su azioni concrete.
  4. Zainetto: dopo i compiti i nonni dovrebbero mettere tutto a posto nello zainetto in modo che l’ “argomento scuola” sia chiuso per quella giornata.
  5. Attenzione alle malattie: i nonni devono imparare a distingue se il bambino è veramente malati o sta fingendo per non fare i compiti, in questo senso è bene saper misurare la febbre, valutare la temperatura. Se il mal di testa persiste oltre i 30 minuti è bene avvertire i genitori o il medico e dare un paracetamolo; se ha mal di pancia che dura da 30 minuti chiamare i genitori o il medico senza somministrare alcun farmaco.
  6. Fiducia e sicurezza: mai dimostrarsi indecisi durante i compiti, è bene trovare subito una soluzione, su internet o sull’enciclopedia, se si è incerti su qualcosa. Così come se devono prendere una decisione quando hanno in custodia i nipoti, prenderla senza incertezze, cercando di interpretare le direttive educative dei genitori.
  7. No al lamento: mai lamentarsi per gli acciacchi e l’età.
  8. No alle critiche: non criticare gli insegnanti e mantenere un rapporto sincero con i genitori. Se c’è da fare qualche critica o discutere di qualcosa con loro non farlo in presenza dei bambini
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.