bambini in ospedale

Bambini in ospedale

22/09/2019

In Italia più di 1.254.000 bambini vengono ricoverati ogni anno in ospedale. Il ricovero di un bambino in ospedale rappresenta, per lui e per i suoi genitori, un momento estremamente delicato, spesso doloroso e difficile da affrontare.

Il piccolo ha paura del distacco dal proprio ambiente 'sicuro', dagli amici e dai suoi genitori, teme l’incognita delle cure e del dolore, può arrabbiarsi con la mamma e il papà perché non hanno il potere di riportarlo a casa e spesso i genitori sono  impreparati a gestire queste emozioni.

Per facilitare la degenza, l’atmosfera degli ospedali pediatrici (arredi, letti, pareti, attrezzature, personale medico e paramedico, attività proposte, coinvolgimento e accoglienza dei genitori) dovrebbe essere quanto più possibile a misura di bambino e invece proprio uno studio condotto dall’Associazione Culturale Pediatri (Acp) e dalla Società Italiana di Scienze Infermieristiche Pediatriche (Sisip), mostra che nel 90% dei casi gli interventi per rendere l’ospedale a misura di bambino riguardano solo la parte strutturale (ambienti e camici colorati, arredi per l’infanzia etc..) mentre solo un ospedale su tre offre ai bambini l’opportunità di partecipare ad attività ludico-creative (letture, laboratori e altro) e solo nel 47% dei reparti è presente la scuola, che invece è un diritto del bambino sancito dalla legge. Non solo, infatti spesso negli ospedali italiani manca un pronto soccorso pediatrico e i bambini vengono collocati in ambienti non destinati esclusivamente a loro.

Nota dolente anche il coinvolgimento dei genitori che partecipano alle attività del reparto solo nel 26% dei casi.

I diritti dei bambini in ospedale

La European association for children in hospital (EACH) ha redatto qualche anno fa una Carta dei Diritti del Bambino in ospedale:

  1. Un bambino o una bambina saranno ricoverati in ospedale solo se le cure di cui hanno bisogno non possono essere assicurate a casa o in regime di day hospital, con la stessa efficacia.
  2. Un bambino o una bambina ricoverati in ospedale avranno diritto alla vicinanza dei propri genitori o di altre persone amiche in ogni momento della giornata.
  3. I genitori verranno accolti all'interno del reparto e saranno aiutati e incoraggiati a rimanervi. Essi saranno messi in condizione di non dover affrontare spese aggiuntive o subire perdite economiche. Per partecipare alla cura del proprio figlio, i genitori saranno informati riguardo ai tempi e ai ritmi della vita del reparto e la loro attiva collaborazione sarà incoraggiata.
  4. Bambini e genitori hanno diritto a ricevere informazioni in modo adeguato alle proprie conoscenze e capacità di comprensione. Il personale cercherà di minimizzare lo stress fisico ed emotivo conseguente al ricovero ed alla lunga ospedalizzazione.
  5. Bambini e genitori hanno il diritto a partecipare consapevolmente alle decisioni sanitarie che li riguardano. Ad ogni bambino o bambina saranno evitate cure mediche ed esami superflui.
  6. Un bambino o una bambina ricoverati saranno curati assieme ad altri bambini che hanno le stesse esigenze di crescita e sviluppo e non saranno inseriti in reparti per adulti. Non viene posto nessun limite all'età dei visitatori dei bambini ricoverati.
  7. Un bambino o una bambina ricoverati avranno la possibilità di giocare, divertirsi e lavorare in maniera adeguata alla loro età e condizione medica. Avranno la possibilità di vivere in un ambiente pensato e attrezzato per le loro esigenze in questo senso.
  8. Bambini o bambine saranno seguiti da uno staff adeguatamente preparato in grado di affrontare i bisogni fisici, emotivi, e di crescita dell'intero nucleo familiare.
  9. Continuità e costanza nelle cure sarà assicurata dall'equipe del reparto.
  10. Bambini e bambine ricoverati saranno trattati con tatto e comprensione; la loro privacy sarà rispettata in ogni momento.

Come spiegare ai bambini il ricovero in ospedale

Parlare al bambino della sua permanenza in ospedale è molto importante. E’ il primo punto di un 'vademecum per i piccoli pazienti' destinato ai loro genitori e redatto dall'associazione Amici del bambino malato onlus. Tra i tanti consigli:

  • spiegare al bambino i motivi per cui dovrà stare in ospedale in modo da infondergli fiducia nei medici che lo assisteranno;
  • lasciare in ospedale giocattoli e libri preferiti;
  • meglio non parlare della malattia davanti al bambino, soprattutto nei casi più gravi.

E ancora:

  • i genitori hanno il diritto di ricevere tutte le informazioni e i chiarimenti che richiedono;
  • i bambini hanno il diritto di non essere ricoverati in reparti destinati agli adulti;
  • ricordare che è un diritto del bambino avere sempre accanto a sé uno dei genitori o un loro delegato;
  • il bambino, anche se piccolo, ha il diritto in ogni momento di essere trattato con comprensione nel rispetto della sua intimità.

Volontariato per bambini in ospedale

In Italia esistono numerose associazioni di volontariato che portano sollievo e divertimento nei reparti di pediatria degli ospedali. I volontari si occupano di organizzare attività incentrate sull’arte, sulla lettura animata, sulla risata. La più attiva di queste associazioni è la Fondazione ABIO (Fondazione per il bambino in ospedale) che si occupa anche di:

  • realizzare camere e trasformare gli spazi in accoglienti e colorate sale gioco,
  • intrattenere i bambini e sostenere i genitori,
  • sostenere la fornitura di giocattoli per i reparti pediatrici.
  • Il gioco stimola la fantasia del bambino ed è un fattore di continuità con la vita esterna: tutti questi sono fattori decisivi nel ristabilire il benessere del bambino.

I migliori ospedali per bambini

La Fondazione ABIO ha anche lanciato il bollino 'Ospedale all’altezza dei bambini': gli ospedali verranno valutati da un’apposita Commissione su quattro aree principali:

  • accoglienza e supporto,
  • diritti dei bambini,
  • adolescenti e familiari,
  • continuità delle cure e integrazione, specificità delle cure,

e solo se risponderanno adeguatamente a questi requisiti potranno ricevere il bollino di Ospedale all’altezza dei bambini.

Come aiutare vostro figlio ricoverato in ospedale

Come aiutare i bambini che devono essere ricoverati in ospedale? Quello del ricovero è certamente un momento molto difficile e delicato, sia per i bambini che per i genitori. I piccoli hanno molta paura dei dottori, delle medicine, dell’atmosfera dell’ospedale e il pensiero di stare lontano da casa li fa soffrire; i genitori sono spesso ansiosi, preoccupati e non sanno come aiutare il piccolo o andare incontro alle sue necessità.

Per aiutare le famiglie in questo momento così delicato l’associazione Amici del bambino malato onlus ha diffuso un vademecum, il cui obiettivo è quello di preparare al meglio i genitori in vista del ricovero in ospedale dei loro bambini per non trasmettere paure e ansie ai figli.

E allora ecco i dieci punti del vademecum:

  1. parlate con il bambino in modo sereno spiegandogli chiaramente perché deve essere ricoverato e dandogli fiducia nei medici che lo seguiranno
  2. il bambino ha diritto ad avere accanto a sé mentre è in ospedale mamma, papà o un loro sostituto delegato
  3. informatevi se l’ospedale mette a disposizione delle famiglie dei supporti per stare vicino al bambino durante il ricovero
  4. portate in ospedale libri e giocattoli preferiti
  5. come genitori avete il diritto di esser informati e di essere coinvolti nelle decisioni relative al trattamento
  6. assicuratevi che il bambino sia ricoverato in un reparto pediatrico e non insieme agli adulti
  7. cercate di favorire anche durante il ricovero momenti per giocare, studiare e di ricreazione
  8. non parlate mai della malattia, soprattutto se grave, in presenza del bambino
  9. quando verrà dimesso informatevi sulla dieta da seguire e su altre misure da adottare
  10. il bambino ha diritto di essere trattato con comprensione nel pieno rispetto della sua intimità
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.