neonati al sole

Neonati al sole

22/06/2020

Bambini e sole, un binomio imprescindibile adesso che la bella stagione è alle porte e le occasioni per divertirsi all'aria aperta si moltiplicano. Ma la pelle dei bambini, in questo periodo e a maggior ragione durante l’estate, necessita di una cura particolare e di attente precauzioni per proteggerla dai raggi del sole. E allora ecco come esporre i neonati al sole e i bimbi più grandicelli.

Sole, neonati e vitamina D

Il sole offre indubbiamente molti benefici per la salute dei bambini: i raggi solari aumentano la produzione di vitamina D (fondamentale per lo sviluppo del sistema scheletrico) stimolano il metabolismo accelerando l'attività cellulare (per questo d'estate si dimagrisce più facilmente), migliorano l'umore e una ricerca condotta in Belgio ha scoperto che l'esposizione al sole, costante e per tempi prolungati, migliora la resistenza dei bambini alle malattie infettive tipiche delle comunità scolastiche.

Troppo spesso, però, vediamo bambini esposti incautamente al sole delle ore più calde sulla spiaggia, senza crema e con la pelle troppo abbronzata. Il National National Cancer Institute statunitense ha reso noto recentemente che sono in aumento tra i bambini i casi di melanoma, il tumore maligno che parte dal melanocita, la cellula dell’epidermide che produce melanina.

I dati fanno riflettere: un caso di melanoma su quattro riguarda una persona con meno di 30 anni, dieci anni fa erano solo 5 su cento.

Se diagnosticato in tempo, spiegano gli esperti, il melanoma è curabile nel 90% dei casi.

Estate con il neonato

Ma come garantire ai bambini una sicura esposizione al sole e come proteggere anche la nostra pelle per assicurare ai bambini una tintarella sicura?

Ecco i consigli dei dermatologi dell'ADOI, l’Associazione Associazione dermatologi ospedalieri italiani

  • tenere i bambini e i neonati lontani dai raggi diretti del sole nel primo anno di vita: si può fare una passeggiata sulla spiaggia con un neonato al mattino molto presto o al tramonto e sempre dopo avergli coperto la testa con un cappellino e avergli protetto le gambe e le braccia (zone generalmente esposte all'aria quando si indossa il body) con una crema ad alto fattore protettivo;
  • evitare di esporli al sole nelle ore in cui i raggi scendono diretti sulla Terra (dalle 11 alle 15 con l’ora legale);
  • cercare l’ombra sicura tenendo a mente che il 50% dei raggi solari filtra attraverso il tessuto degli ombrelloni;
  • evitare di fare il bagno con la maglietta perché i tessuti bagnati lasciano filtrare meglio i raggi del sole;
  • indossare maglietta e cappello a visiera larga, insieme a un paio di occhiali di sole sicuri e di qualità;
  • usare più volte al giorno creme ad alta protezione, resistenti all'acqua; mettere la crema protettiva anche quando si fa il bagno perché il 90% dei raggi del sole arriva fino a un mero di profondità;
  • fare attenzione alla luce riflessa: il sole riflette sull'acqua, sulla neve, sulla sabbia ma anche sul cemento, inoltre i raggi sono più pericoloso ad alcune latitudini, come quelle tropicali o all'equatore, e in montagna;
  • mostrare ai bambini come ci si difende dal sole proteggendo prima di tutto se stessi: i bambini apprendono con l’esempio.

L’obiettivo è soprattutto quello di evitare le scottature che, se si manifestano durante l'infanzia possono rivelarsi pericolose da adulti. Ci sono sufficienti evidenze in letteratura che dimostrano che c’è una correlazione tra le scottature in età pediatrica e l’insorgenza del melanoma nell'età adulta. Il rischio aumenta se il bambino è piccolo e se le scottature sono molto intense.

Neonato e sole di primavera

Secondo uno studio condotto dalla Stanford University, in California, i bambini nati in primavera o in estate sarebbero più a rischio a causa dell’irresistibile tentazione delle mamme di trascorrere del tempo all’aria aperta, e quindi al sole, insieme ai neonati. Ma i primi mesi di vita sono estremamente importanti anche per il rischio futuro di sviluppare un melanoma: i nati tra marzo e maggio avrebbero una maggiore probabilità di ammalarsi di un melanoma in età adulta.

Gli esperti invitano a non demonizzare il sole, fondamentale per la sintesi della vitamina D e per rafforzare le ossa e il sistema immunitario, ma ad esporsi con cautela e proteggendosi adeguatamente.

Il sole per bambini di 1 anno

I pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) ricordano che i bambini con meno di sei mesi non traggono benefico da una esposizione diretta ai raggi del sole e vanno, quindi, portati all’aperto solo al mattino presto o al tramonto, con una adeguata protezione solare, cappellino e abiti in fibra naturale.

Quale crema solare usare?

La British Skin Foundation ha condotto un sondaggio dal quale è emerso che il 60% degli inglesi ritiene che i solari siano troppo costosi, il 57% userà un prodotto scaduto, il 26% utilizzerà quello avanzato da almeno due estati fa. La crisi economica contribuisce ad alimentare il problema: a causa dei costi elevati dei prodotti solari di buona qualità un numero crescente di persone acquista un solo prodotto che utilizza poi su tutti i componenti della famiglia, bambini compresi.

E questi comportamenti scorretti non escludono i bambini.  Dawn Harper, dermatologa della Bsf, spiega che l’utilizzo di buoni prodotti solari nei primi 18 anni di vita riduce dell’80% il rischio di tumori cutanei e le scottature solari rappresentano il principale fattore di rischio per il melanoma.

Scorretto usare la crema solare dell'anno prima perché probabilmente le sostanze che agiscono da filtri non saranno più efficaci come prima.

E gli esperti ricordano: un unico prodotto solare può andar bene per tutta la famiglia purché abbia un fattore di protezione di almeno 30 e sia resistente all’acqua.

Leggi la guida Bambini al Sole

capriati bw square
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.