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Internet

16/04/2018

Negli ultimi dieci anni si è registrato un vertiginoso aumento del numero di under 18 che passano ore davanti al computer e l’utilizzo del PC aumenta con il crescere dell’età: tra i 3 ed i 5 anni solo il 15,6% utilizza il PC, contro l’82% della fascia d’età 14/17.

I piccoli di oggi sembrano dotati di una innata capacità di approcciare alle tecnologie e alla rete ed è davvero difficile a volte stare al passo con loro.

Internet e i new media sono per i bambini di oggi un’abitudine consolidata e strumenti che diventeranno di utilizzo quotidiano man mano che gli anni passeranno.

Ma quali conseguenze può avere tutta questa tecnologia?

La ‘socializzazione solitaria’ - come viene chiamata dagli esperti - comporta seri rischi fisici e mentali: primo fra tutti il rischio di essere vittima di cyber-bullismo e molestie on-line, ma anche quello di un progressivo e radicato isolamento dal resto della società.

Se questo fenomeno, infatti, è sintomatico di una società che cambia e si evolve, che muta anche attraverso la rete e la realtà virtuale, non bisogna sottovalutare il rischio che la tecnologia diventi una dipendenza invece che un piacevole e a volte costruttivo passatempo.

I genitori hanno parte attiva nell’impedire che il bambino non diventi che un ulteriore tassello di una vasta comunità di persone sole davanti al PC e hanno il compito di guidare i bambini ad un uso corretto e sicuro di Internet, in modo che sia per loro fonte di svago e conoscenza ma che non pregiudichi una corretta vita sociale.

I genitori dovrebbero innanzitutto navigare insieme ai bambini per imparare insieme a loro, per insegnare ai più piccoli che non tutto ciò che si legge o si vede è reale e aiutandoli a sviluppare un proprio senso critico nei confronti delle notizie che circolano in rete, per scoprire opportunità nuove offerte dalla rete e per insegnare ai bambini cosa non si deve fare su Internet:

  • Non dare informazioni personali (nome, cognome, indirizzo, età, nome della scuola, nomi di amici ecc.)
  • Non fornire il numero della carta di credito dei genitori, o la propria password
  • Non rispondere a messaggi molesti, né adoperare un linguaggio volgare o provocatorio
  • Non prendere appuntamenti via Internet, né inviare le proprie foto o quella di amici o parenti

Rischi della Rete

Si chiama grooming, il fenomeno dell’adescamento dei minori sul web.

Antonio Apruzzese, direttore del Servizio di polizia postale e delle comunicazioni, ha spiegato che i rischi maggiori del web riguardano proprio gli adescamenti in rete e le vittime hanno tra i 10 e 12 anni.

I principali veicoli di adescamento sono le chat e i profili dei social network. E proprio per garantire un sicuro utilizzo di Facebook i pediatri della Fimp hanno stilato un decalogo per i genitori:

  • mai perdere di vista il profilo dei figli (meglio avere accesso alle password);
  • mettere il computer in un luogo visibile della casa;
  • insegnare ai ragazzi di non pubblicare troppe informazioni personali sul proprio profilo.

Telecom Italia ha lanciato il progetto Navigare Sicuri: i bambini potranno scoprire, insieme ai genitori, le dieci regole per navigare sicuri nella rete.

Internet sicuro per bambini

I pediatri della SIP (Società Italiana di pediatria) hanno, quindi stilato un manifesto per dare qualche suggerimento per far sì che i bambini italiani abbiano il diritto di navigare in rete al pari dei loro coetanei europei.

Nel documento si legge, ad esempio, che è necessario mettere la 'Banda Larga' a disposizione di tutti e che ogni classe in ogni scuola dovrebbe avere in dotazione una lavagna multimediale. Spazio anche agli eBook e ai tablet che potrebbero contribuire a ridurre il peso dei libri da portare negli zaini e magari anche influire positivamente sull’apprendimento.

Inoltre sarebbe opportuno avviare i bambini all’uso consapevole e sicuro del computer prima degli attuali dieci anni e gli insegnanti dovrebbero seguire corsi di aggiornamento per stare al passo con i tempi.

La SIP ricorda che se da un lato Internet può rappresentare un pericolo - in aumento i casi di bullismo tecnologico e molestie - dall’altro la soluzione non è vietarne l’utilizzo ai bambini ma controllare la navigazione, utilizzando gli strumenti di protezione messi a disposizione dalle case produttrici di software e navigando insieme ai bambini, ricordando loro quali sono i pericoli dai quali è bene difendersi.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.