insegnare ai bambini il valore dei soldi

Insegnare ai bambini il valore dei soldi

03/03/2017

Insegnare il valore dei soldi ai bambini non è solo un importante momento educativo, ma riveste anche un’indubbia importanza nello sviluppo di una responsabilità sociale.

In un’epoca come la nostra, nella quale convivono in maniera schizofrenica consumismo e crisi economica, crescere dei bambini che abbiano ben chiaro quale sia il valore del denaro e come si debba usarlo in maniera responsabile vuol dire crescere adulti che un domani daranno il giusto valore non solo al denaro, ma anche al lavoro e all’acquisto.

Il valore del denaro

I bambini non hanno bisogno di conoscere i termini tecnici riguardanti il denaro e l’economia ma ciò che è importante sapere, per loro, è che mamma e papà vanno ogni giorno a lavoro per guadagnare dei soldi che servono per fare tante cose e che le cose si dividono in bisogni e desideri. I soldi servono innanzitutto a soddisfare i bisogni e poi, se restano, i desideri.

Inoltre una persona che lavora è parte integrante di una comunità e con il suo denaro deve contribuire al benessere della sua comunità e dei suoi cari. Si tratta di un passaggio importante, che favorisce l’instaurarsi nel bambino di una etica della responsabilità sociale di cui si sente tanto bisogno di questi tempi.

Insegnare i soldi ai bambini

Ecco qualche consiglio.

  • Dai l’esempio e mostra ai tuoi bambini che con il denaro non si fanno solo acquisti ma si possono aiutare le persone che ne hanno bisogno;
  • insegna ai tuoi figli che non sempre ci si impegna solo per far soldi, ma che in certi casi è altrettanto gratificante lavorare per ricevere in cambio un servizio o semplicemente per fare volontariato;
  • chiedi a tuo figlio di partecipare alle attività di famiglia, indipendentemente dal fatto che verrà o meno ricompensato: gli insegnerai che tutti, nel loro piccolo, devono partecipare al benessere comune;
  • dona agli altri: vestiti che non vanno più, giocattoli, tempo. Abitua i tuoi bambini ad essere generosi e all’idea che le cose possono essere donate senza ricevere nulla in cambio.

Ed ecco tre errori da non compiere con i propri figli in materia di soldi.

  1. Aspettare finchè non diventano abbastanza grandi per parlare del denaro: uno studio dell’Università di Cambridge ha mostrato che dai 7 anni in poi l’atteggiamento del bambino nei confronti del denaro non cambia più. Quindi ciò dimostra che è importante parlarne prima, anche perché già a 3 anni riescono a comprendere bene il significato dei soldini.
  2. Pagare i vostri figli quando fanno lavoretti in casa. E’ sbagliato perché devono imparare che anche loro fanno parte della famiglia e hanno le proprie responsabilità.
  3. Premiare i buoni voti con il denaro. Quasi la metà dei genitori premia i buoni voti con i soldi, ma secondo uno studio dell’università di Harvard non sembra che questa tecnica faccia migliorare i voti o il rendimento scolastico. L’obiettivo della genitorialità è quello di fra sì che la motivazione venga da dentro e non da fattori esterni.

A che età dare la paghetta

Intorno ai cinque o sei anni la paghetta può diventare un ottimo strumento per responsabilizzare i bambini circa il valore dei soldi. A quell’età i bambini cominciano a saper contare e certamente, svegli come sono i bambini di oggi, sanno bene che per comprare un giocattolo i soldi sono indispensabili.

La prima paghetta deve essere di pochi euro ed è preferibile che sia settimanale. Il bambino deve avere ben chiaro il senso della paghetta: si tratta di soldi che dovranno bastargli per acquistare il gelato o un fumetto o un giochino e una volta spesi non gliene verranno dati più fino alla settimana successiva.

Quando il bambino diventa un po’ più grande la paghetta può essere data in cambio di una promozione o di un compito casalingo o scolastico ben svolto: in questo modo il bambino apprenderà il concetto che il denaro va sempre guadagnato. Inoltre un bambino più grande può essere introdotto anche al concetto di risparmio: potrà annotare su un diario la paghetta ricevuta e mettendola da parte settimana dopo settimana potrà regalarsi il giocattolo tanto desiderato (può essere utile anche l’uso di un classico salvadanaio da rompere alla fine del periodo di risparmio).

Suggerimenti di lettura

  • Figli & soldi di Glauco Maggi e Maria Teresa Cometto
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.