speciale allergie

Speciale allergie

20/03/2017

Quasi venti milioni di allergici in Italia soffrono di rinite, asma ed eczemi in concomitanza con l’arrivo della primavera. E il numero di bambini allergici è aumentato significativamente negli ultimi anni, complice anche un aumento dell’inquinamento urbano.

Naso che cola, occhi che lacrimano, un leggero sibilo nella respirazione, prurito e qualche leggera dermatite sono tra i sintomi più diffusi delle allergie stagionali provocati dai pollini.

Il 20% dei bambini italiani soffre di una qualche allergia. Un dato in netto aumento rispetto agli anni scorsi, basti pensare che negli anni Novanta la percentuale di bambini allergici non superava il 7%.

Le allergie sono malattie multifattoriali, cioè determinate da una combinazione di cause ereditarie ed ambientali. Tali fattori agiscono sul nostro sistema immunitario modificandolo, cioè inducendolo a rispondere in modo anomalo a sostanze generalmente innocue, come per esempio i pollini.

ha dichiarato Daniele Ghiglioni pediatra allergologo e dirigente dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli di Milano presso l’ospedale Macedonio Melloni.

Eccessiva igiene, fattori ereditari, inquinamento ambientale, fumo passivo e cattiva alimentazione: le possibili cause che hanno contribuito all’incremento dell’incidenza delle allergie possono essere numerose. Le allergie, infatti, sono malattie multifattoriali, causate, cioè, dalla combinazione tra fattori genetici ed ambientali che agisce sul sistema immunitario modificandone la risposta ad agenti e sostanze innocue, come i pollini.

I pediatri della SIPPS hanno diffuso una serie di consigli per prevenire lo sviluppo delle allergie. Consigli utili da seguire già durante la gravidanza:

  • smettere di fumare
  • contenere se possibile l’esposizione all’inquinamento ambientale
  • utilizzare solo se prescritti alcuni farmaci, quali antiacidi, paracetamolo, antibiotici
  • evitare le situazioni di stress
  • evitare di esporre i neonati al fumo passivo
  • favorire l'allattamento al seno per almeno sei mesi

Di seguito un elenco di risorse utili per capire le allergie e curarle nel modo più appropriato

Allergie

Come riconoscerle e curarle. Il primo passo è rivolgersi a uno specialista per ricevere una diagnosi precisa ed evitare il fai da te.

Allergie nei bambini

Soffrono di riniti, irritazioni agli occhi, eritemi ed asma ben 150 milioni di persone solo in Europa e per il 30% si tratta di bambini. I primi sintomi delle allergie, infatti, si manifestano in età pediatrica e la forma più comune è la rinite, seguita dall’asma e dalle allergie alimentari.

Allergie ai pollini

Per molte persone la stagione mite coincide con la comparsa delle allergie: starnuti, occhi arrossati, naso gocciolante, prurito, lacrimazione degli occhi, tosse continua sono i primi sintomi di una patologia che può condurre, in alcuni casi, a problemi respiratori più gravi, fino alla comparsa di asma.

Allergie ai detersivi

Dermatite, eczemi, prurito: sostituire i detersivi usati fino ad oggi con quelli green, magari prediligendo rimedi naturali, come l’aceto o il bicarbonato, ed evitando di profumare la casa con spray e altri profumi industriali può essere utile per ridurre queste reazioni.

Allergie alimentari

I principali responsabili delle allergie alimentari sono soprattutto latte, uova e nocciole. Nel nostro Paese l’allergia più diffusa è quella al latte vaccino. Ma attenzione a distinguere una vera e propria allergia con un'intolleranza.

Svezzamento nel bambino atopico

Davvero introdurre più tardi alcuni alimenti allergizzanti può prevenire le allergie? In realtà no. Sono le  più recenti indicazioni in materia di svezzamento e predisposizione allergica.

Quando fare le prove allergiche nei bambini

Il prick test può essere fatto a qualsiasi età, ma gli esperti precisano che il risultato può essere di difficile interpretazione fino ai 3 anni di età.

Alimentazione e allergie

Lo sapevate che quando si soffre di allergie stagionali ci sono alcuni alimenti che è meglio evitare? La European Accademy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) ha stilato un elenco di cibi che non vanno consumati a seconda del tipo di polline al quale si è allergici per evitare l’inasprimento della sintomatologia.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.