Quel sorriso sdentato, i primi passi, la recita scolastica: quante volte abbiamo postato sui social le tappe della crescita dei nostri bambini, orgogliose, certo, ma forse abbiamo sottovalutato i rischi di questa abitudine.
Lo sharenting - termine che unisce "sharing" (condividere) e "parenting" (genitorialità) - è la pratica sempre più diffusa di pubblicare sui social media foto, video e storie dei propri figli. Può sembrare un gesto innocente, ma gli esperti ci mettono in guardia sui potenziali rischi.
L'esperta Stacey Steinberg, professoressa di legge e direttrice del Center on Children and Families dell'Università della Florida, ha fornito all'UNICEF alcune importanti indicazioni sulla pratica dello Sharenting ed ha identificato diversi rischi concreti:
Ecco alcuni consigli pratici per condividere in modo più sicuro:
Ricordiamoci che i nostri figli, anche se piccoli, sono individui con diritto alla privacy. Prima di pubblicare, chiediamoci: "Mio figlio apprezzerà questa foto tra qualche anno?" Se la risposta non è un sicuro "sì", forse è meglio conservarla nel nostro album privato dei ricordi.
Non è mai troppo tardi per fare un passo indietro! Possiamo:
Se hai l'affidamento condiviso, ricorda che la pubblicazione di foto dei figli richiede il consenso di entrambi i genitori. È una decisione importante che va presa insieme, nel rispetto del diritto alla privacy dei piccoli.
Siamo la prima generazione di genitori che affronta questa sfida digitale, ma possiamo trasformarla in un'opportunità per insegnare ai nostri figli l'importanza della privacy online. Ricordiamoci sempre che la loro sicurezza e il loro futuro valgono più di qualsiasi like sui social.