domande dei bambini che imbarazzano i genitori

Domande dei bambini che imbarazzano i genitori

Quanti genitori temono il momento in cui i propri figli inizieranno a fare domande scomode, a cui è difficile dare una risposta? Un’indagine condotta su duemila papà e mamme ha squarciato il velo sulle domande dei bambini che più impauriscono i genitori. E a scorrere la lista non manca qualche sorpresa, anche perché sembra che le domande più difficili per i genitori sono quelle alle quali non sempre si sa rispondere.

  • Perché qualche volta la luna si vede anche di giorno?
  • Quanto pesa la Terra?
  • Come fanno gli aeroplani a volare?
  • Perché l’acqua è bagnata?
  • Cos’è che colora l’arcobaleno?
  • Dove volano gli uccellini d’inverno?
  • Perché il cielo è blu?

Domande strane dei bambini

Insomma, dimenticate le classiche domande imbarazzanti dei bambini. I veri ostacoli per i genitori hanno molto a che fare con la fisica, la scienza e l’astronomia ed è meglio essere preparati. Se non si conosce la risposta l’ideale è dire la verità e promettere di informarsi il prima possibile. Magari insieme ai bambini, su internet o su un libro.

Un comportamento che, a quanto hanno scoperto i ricercatori del Big Bang UK Young Scientists and Engineers Fair, non viene adottato spesso dai genitori che nella maggior parte delle volte preferiscono deviare su altri argomenti o addirittura provare a far leva sulla propria autorità pur di non ammettere di non sapere la risposta. Per il 50% dei genitori intervistati è imbarazzante ammettere di non sapere e il 26% di essi ritiene che i propri figli, grazie alla televisione e a internet, ne sappiano più di loro, almeno in fatto di matematica e scienze.

Rispondere alle domande dei bambini

Come spiega l'associazione Zerocinque, formata da un gruppo di psicologhe psicoterapeute infantili:
I genitori, gli insegnanti, gli educatori a volte preferiscono restituire risposte evasive e fuorvianti perché sono “vittime” di una cultura che ha risposto loro in maniera ambigua e sfuggente “sei ancora piccolo per queste cose” e si trovano quindi in difficoltà di fronte ad alcuni tipi di domande.

Ma per conquistarci la fiducia dei nostri piccoli interlocutori è indispensabile liberarci di questo nostro background culturale fornendo loro invece delle risposte concrete e significative. Comportandoci così saremo per loro dei veri punti di riferimento di fronte agli innumerevoli interrogativi della loro esistenza.

La psicologa Rosemarie Truglio spiega che quando riceviamo una domanda difficile dovremmo innanzitutto ascoltare e comprendere ciò che il bambino sta veramente chiedendo.

Non affrettiamoci a rispondere: mettiamo in pausa e chiediamo chiarimenti Ciò ci impedisce di rispondere di impulso con parole sbagliate e ci permetterà di capire meglio cosa sta passando nella testa del bambino.

Babbo Natale esiste?

E' la domanda che prima o poi tutti noi dobbiamo affrontare.

Se un bambino ci chiede “Babbo natale esiste?” la prima, semplice risposta che dovremmo dargli è "Perché me lo chiedi?"

Come spiega il pediatra Italo Farnetani

Finché i bambini ci credono in modo assoluto mamma e papà dovranno coltivare la cosa. Ai primi dubbi, i genitori dovranno sostenere sì l'esistenza di Babbo Natale, anche in modo convinto, ma senza insistere troppo, rispondendo ai dubbi che il bambino si pone senza portare eccessive giustificazioni o prove sulla sua esistenza. In tal modo se e quando dopo qualche tempo, e magari dopo averne parlato con gli amichetti, i figli concluderanno che Babbo Natale non esiste, i genitori non avranno investito troppo della loro credibilità su un argomento destinato a risultare un insuccesso, ma nello stesso tempo non avranno contribuito ad abbattere troppo rapidamente una favola, alla quale anche i grandi vorrebbero credere

L’importante, precisano gli psicologi, è non mentire (pena un crescente senso di sfiducia che il bambino proverebbe verso i genitori) e ammettere l’esistenza di Babbo Natale quando è chiaro che, ormai, il piccolo non ci crede più. L’ideale sarebbe assecondare le sensazioni e le esigenze del bambino.

 

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.