razzismo e bambini

Razzismo e bambini

Ci sono degli argomenti che, spesso, pensiamo siano prematuri da affrontare con i nostri figli e il tema della razza, le questioni riguardanti il razzismo, sono molto probabilmente tra questi. Oggi, quindi, vorrei provare a capire come parlare ai bambini del razzismo e dell'uguaglianza per evitare di crescere dei figli razzisti.

Cominciamo sin da piccolissimi a tenere le antenne alzate e prestiamo sempre attenzione alle affermazioni dei bambini e a quegli atteggiamenti – anche inconsci da parte loro – che possono evidenziare un pregiudizio.

Continuità è la parola chiave quando parliamo di razzismo perché non possiamo mai abbassare la guardia di fronte al pregiudizio. E perché le domande e le risposte dei nostri figli cambieranno con il cambiare della loro età, con le diverse fasi della crescita. E noi dovremo adeguare allo stesso modo le nostre domande e le nostre risposte lasciando a poco a poco spazio alla complessità.

Il razzismo a 3 anni

Molti studi ci dicono che già a 3 anni i bambini sono consapevoli della razza e del colore della pelle e per questo non hanno paura a fare domande. Sicuramente quando un bambino si accorge per la prima volta che la pelle può avere colori diversi, sarà facile parlare di razza.

Non altrettanto si può dire del concetto di razzismo. Perché razzismo non è solo l’insieme dei comportamenti intenzionali di rabbia e cattiveria nei confronti di persone diverse da noi; ma si può parlare di razzismo anche quando maturiamo dei giudizi basati solo sulla razza. Non c’è intenzionalità magari ma abbiamo assunto un involontario atteggiamento razzista a causa di pregiudizi impliciti.

Dobbiamo essere attenti che nel loro percorso di crescita non interiorizzino – anche in maniera inconscia – idee razziste e aiutarli a sviluppare empatia, compassione e un profondo senso di giustizia. Per riuscire in questa sfida, quindi dobbiamo parlare, non sottrarci mai alla discussione e alle loro domande e non temere di rispondere in maniera emozionale.

Se nostro figlio, ancora piccolo, evidenzia il colore della pelle di una persona che incontrate, questo non vuol dire che ha detto qualcosa di razzista ma ha solo osservato la razza di una persona. Se, al contrario, i nostri bambini emettono dei giudizi di valore solo osservando una persona diversa da loro, in quel caso si deve intervenire.

Come? Ponendogli delle domande, ad esempio, per capire come sia arrivato a quella affermazione e poi con degli esempi fategli capire la differenza tra un pregiudizio (quello che ha espresso) e la realtà.

5 anni

Fino a 5 anni, quindi, è importante opporre all’eventuale confusione dei bambini sul colore della pelle, una grande chiarezza di linguaggio e atteggiamenti. E’ assolutamente normale che in questa fascia di età un bambino si chieda perché un suo amico ha la pelle marrone, altrettanto normale dovrebbe essere rispondere che nella pelle di ognuno di noi c’è una sostanza che si chiama melanina e che alcuni bimbi ne hanno una percentuale maggiore rispetto ad altri e per questo la loro pelle scura.

Da questa argomentazione si dovrebbe poi passare a spiegare che, però, non è dalla pelle che una persona esprime il suo valore. Se non giudichiamo una persona in base al colore di occhi e capelli, questo deve valere anche per la pelle. Più i nostri figli cresceranno, più la nostra presenza su argomenti come il razzismo sarà determinante.

Per i bambini più grandi

Per tutto il periodo della scuola elementare lo sviluppo dell’identità razziale diventa centrale. E il pregiudizio razziale inizia a coincidere con il fenomeno – altrettanto grave – del bullismo per cui ascoltare i nostri figli è prioritario: capire cosa hanno appreso e compreso e se stanno vivendo un conflitto. Quei conflitti che potrebbero essere all’ordine del giorno durante l’adolescenza e dallo loro risoluzione dipenderà l’atteggiamento critico dei nostri ragazzi nei confronti di ogni forma di disparità.

  • Consigli di lettura: Vi propongo anche la lettura del libro Il Razzismo spiegato ai bambini, edizioni Becco Giallo, uno strumento per cominciare a parlare di razzismo con i più piccoli.

In collaborazione con Lucia Nicodemo

Psicologia Società
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.