cos e il metapneumovirus dobbiamo preoccuparci

Cos'è il Metapneumovirus? Dobbiamo preoccuparci?

Il Metapneumovirus è una malattia respiratoria che si trasmette attraverso le goccioline respiratorie: si tratta di uno dei tanti virus che causano quello che comunemente chiamiamo "raffreddore". Parliamo quindi di un virus presente da decenni e la popolazione ha già sviluppato un certo livello di immunità, a differenza di quanto accaduto con il Covid-19. Se ne discute inq uesti giorni perché in Cina si è registrato un anoalo aumento dei casi, ma in realtà - spiegano le autorità - è solo un aumento delle diagnosi dovuto al miglioramento dei test diagnostici. Come spiega la dott.ssa Jacqueline Stephens della Flinders University, il termine "metapneumovirus umano" può sembrare spaventoso, ma in realtà fa parte di quei virus che causano comunemente raffreddori.

Quali sono i sintomi?

I sintomi del Metapneumovirus sono molto simili a quelli di un comune raffreddore o dell'influenza. Nella maggior parte dei casi, i sintomi sono gestibili, ma è importante prestare particolare attenzione quando si tratta di bambini molto piccoli, anziani o persone con sistema immunitario compromesso, poiché in questi casi potrebbero svilupparsi complicazioni più serie come bronchite o polmonite.

Come si cura?

Attualmente non esistono vaccini o antivirali specifici per il Metapneumovirus, quindi il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi:

  • riposo adeguato, buona idratazione e, quando necessario, farmaci per controllare la febbre.

Come sottolineano gli esperti, l'aspetto più importante è la prevenzione e la riduzione della trasmissione.

Quanto dura il metapneumovirus?

L'infezione ha generalmente una durata di alcuni giorni, durante i quali è fondamentale il riposo per una corretta guarigione. La maggior parte delle persone si riprende completamente dopo un periodo di riposo adeguato, anche se la tosse può persistere più a lungo.

Si deve stare in isolamento?

Gli esperti concordano sull'importanza di rimanere a casa quando si è malati, non tanto per un isolamento formale, quanto per permettere il recupero e prevenire la trasmissione ad altri. È consigliato:

  • Restare a casa durante la fase acuta dei sintomi
  • Praticare una buona igiene respiratoria (coprirsi durante tosse e starnuti)
  • Mantenere un'accurata igiene delle mani
  • Eventualmente usare la mascherina se è necessario uscire, soprattutto se si è in contatto con persone a rischio

La frequenza di asili e scuole può essere ripresa quando il bambino sta meglio e non ha più febbre da almeno 24 ore.

Come per tutte le infezioni respiratorie, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale: lavaggio frequente delle mani, corretta igiene respiratoria e mantenimento degli ambienti ben areati sono le prime difese per proteggere i nostri bambini.

Bibliografia e fonti

The Guardian

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.