la febbre nei bambini

La febbre nei bambini

29/11/2017

Come curare la febbre nei bambini? Quali sono le cause della febbre nei piccoli e quando preoccuparsi. Come curare la febbre nei neonati? Domande molto frequenti per le mamme che si trovano a dover fronteggiare spesso episodi febbrili che colpiscono i loro bambini. Facciamo chiarezza.

Perchè i bambini hanno la febbre

La febbre non è una malattia, ma il sintomo di numerose patologie, come infezioni, infiammazioni, e tutte quelle malattie che sono provocate dall’intrusione da parte di viruse batteri nell’organismo. E' innanzitutto il primo e più straordinario e naturale meccanismo di difesa che l’organismo ha a sua disposizione per ingaggiare la sua battaglia agli agenti patogeni che lo hanno aggredito.

La temperatura si alza in risposta agli attacchi di virus e batteri e l’organismo prova, proprio grazie all’elevata temperatura corporea, a distruggere da solo i nemici. In quest’ottica capiamo bene che abbassare sempre e comunque la febbre rischia di essere controproducente.

Il nostro organismo prova a difendersi e noi gli rendiamo il compito ancora più difficile. Per questo i pediatri raccomandano di non somministrare paracetamolo e antipiretici al primo presentarsi della febbre. 'Solo se supera i 38°' ci sentiamo ripetere e in effetti sarebbe una buona pratica da adottare abitualmente anche per noi adulti far sfogare un po’ la febbre e permettere al nostro organismo di combattere la sua battaglia.

Attenzione, è da evitare la somministrazione di acido acetilsalicilico ai bambini con meno di 12 anni poiché potrebbe provocare la sindrome di Reye.

Come misurare la temperatura corporea nei bambini?

I pediatri sconsigliano l'uso di un termometro rettale, mentre raccomandano di usare il termometro elettronico digitale e comunque sempre la misurazione ascellare.

Come curare la febbre nei bambini

Abbassare la febbre, quindi, non vuol dire aver curato la malattia, ma aver solo avuto un sollievo perché la febbre alta porta con sé un senso di spossatezza, unita spesso a emicrania e dolori vari e abbassarla ci permette di sentirci meglio per un po’ e riprendere fiato.

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La Società Italiana di pediatria ha emanato le Linee guida Gestione della febbre nelle quali si raccomanda di somministrare antipiretici al solo scopo di abbassare la febbre e quando la temperatura corporea supera i 38,5°C.

Il paracetamolo resta il farmaco di prima scelta per far scendere la febbre nel bambino. In che dosi va usato?

  • Per assicurare la piena efficacia bisogna somministrare la giusta dose che varia a seconda del peso del bambino: la dose corretta è di 15-20 mg per chilo di peso per bocca (con un intervallo tra una dose e l’altra di almeno 4 ore). Si tratta di una dose lontana dalla dose tossica.
  • Il dosaggio massimo di paracetamolo nelle 24 ore non deve superare i 60 mg/Kg nei bambini con meno di 3 mesi e gli 80 mg/Kg nei bambini con più di 3 mesi.

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  • Contro la febbre si possono anche utilizzare le classiche spugnature, da effettuare se la temperatura è molto alta. Di sicuro è necessario che queste vengano effettuate con acqua tiepida e non fredda, e mai con alcol, che potrebbe essere inalato e provocare seri danni.
  • Non è detto che il piccolo gradisca, in tal caso sarebbe meglio lasciar perdere e dargli da bere qualcosa di freddo.
  • Fatelo riposare ma non esagerate con le costrizioni. I bambini tollereranno la febbre, anche alta, molto meglio di quanto non riesca a noi adulti. Potremmo vederli correre e giocare per la casa come se nulla fosse senza sospettare che abbiano 39 di febbre.
  • Non vanno costretti a letto se si sentono di alzarsi: cerchiamo di non farli strapazzare e coinvolgiamoli in qualche gioco tranquillo. Cogliamo l’occasione di questo tempo da trascorrere insieme per leggere qualche fiaba, colorare, cucinare insieme o fare qualche lavoretto creativo e per evitare un’overdose di televisione.

Ricordare, infine, che in caso di febbre nei bambini piccoli e nel neonato è importante far visitare il bambino dal pediatra in giornata perché c'è il rischio di infezioni batteriche anche serie.

Febbre nei bambini, quando preoccuparsi

Gli esperti della NICE (il National Institute for Health and Clinical Excellence britannico) hanno divulgato alcune indicazioni utili per i genitori. Innanzitutto è importante sapere che:

  • fino a sei mesi di vita un bambino con la febbre va portato dal pediatra: l’allarme deve scattare se il bambino nei primi tre mesi raggiunge una temperatura di 38°C e se il bambino fino a sei mesi ha 39°C
  • dopo i sei mesi di vita la febbre da sola non è sufficiente a far scattare l’allarme, ma bisogna tener conto anche di altri aspetti, come ad esempio anomalie nella respirazione, rigidità del collo, alterazioni dello stato di coscienza.

I sintomi che devono fa preoccupare sono:

  • nausea prolungata e due o più episodi di vomito nell’arco di 24 ore;
  • febbre superiore ai 38 gradi;
  • tosse e difficoltà respiratorie;
  • dolore addominale che dura da più di due ore;
  • ulcerazioni alla mucosa della bocca;
  • occhi rossi ed eruzioni cutanee;
  • faringite e tutte le malattie contagiose riconosciute.
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.