A metà ottobre parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019-2020 e molti si staranno domandando se fare e quando fare il vaccino antinfluenzale: quando farlo, chi deve farlo, a chi rivolgersi e quali sono i possibili effetti collaterali della vaccinazione. Approfondiamo, in modo da poter prendere una decisione consapevole ed informata sia per noi che per i nostri bambini
Il nuovo vaccino antinfluenzale è disponibile in tutte le farmacie, nelle Asl territoriali e negli ambulatori dei medici e dei pediatri di famiglia. Per quanto riguarda il vaccino 2019-2020, come diffuso dall’Agenzia Italiana del Farmaco e come raccomandato dall'OMS, il vaccino antinfluenzaleavrà questa composizione:
Il vaccino, acquistabile in farmacia, sarà disponibile a partire da metà ottobre 2019, e potrà essere effettuato fino alla fine dell’anno.
Gli esperti delle autorità sanitarie spiegano, quindi, che i rischi maggiori saranno legati alle nuove varianti di virus A, H3N2 e H1N1, ma che non mancheranno i virus B/Colorado e B/Phuket, un mix di agenti patogeni che metterà a letto una moltitudine di persone, senza calcolare tutti quelli che dovranno fare i conti con quelli che si definiscono virus simil-influenzali o para-influenzali.
Ogni inverno quando puntuale arriva l’influenza stagionale, costringe a letto milioni di italiani e soprattutto i bambini. Sono indubbiamente i più piccoli ad essere i più colpiti dal virus dell’influenza, complici gli ambienti chiusi, superaffollati e spesso poco aerati delle scuole e un sistema immunitario ancora immaturo e particolarmente vulnerabile. Anche se devo dire che i miei bambini, soprattutto il piccolino che frequenta il nido, mi porta in casa virus di ogni genere che credevamo ormai estinti :-) e spesso ci ammaliamo anche noi.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per:
Per la stragrande maggioranza dei bambini italiani, quindi, non esiste una raccomandazione alla vaccinazione e ogni mamma potrà fare la sua scelta sulla base della propria esperienza e chiedendo eventualmente consiglio al pediatra. Inoltre il vaccino non è indicato per bambini con meno di sei mesi perché non esistono trial clinici adeguati per valutare la sicurezza e l'efficacia del farmaco.
Chiedete innanzitutto al vostro pediatra di fiducia cosa ne pensa del vaccino e se lo consiglia ai vostri figli. In genere se è il primo anno che vaccinate i bambini che hanno meno di nove anni potrebbero dover fare due dosi a distanza di un mese l'una dall'altra, mentre se ne fa una sola se è sono stati vaccinati nelle stagioni passate. Per gli adulti e i bambini più grandi è sufficiente una sola dose.
Le case farmaceutiche utilizzano i ceppi virali individuati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che, ogni anno, fa un’attenta valutazione dei virus in circolazione.
Il monitoraggio dei virus non viene mai interrotto perché essi hanno la straordinaria capacità di mutare continuamente e di riuscire, quindi, ad ingannare anche un sistema immunitario che l’anno prima si è già ammalato di influenza.
Il vaccino viene realizzato inserendo nel composto il virus reso inattivo oppure utilizzando solo piccole parti del virus (vaccini split o vaccini a sub unità) per riuscire a stimolare la risposta del sistema immunitario.
Il vaccino immunizza solo da quel preciso virus e non da tutti gli altri virus che normalmente circolano durante l’inverno. Ecco perché può capitare che, pur essendosi vaccinati, ci si ammali di malattie da raffreddamento o di quelle causate da virus para-infuenzali.
Dopo il vaccino possono presentarsi degli effetti collaterali, in genere di breve durata e bassa intensità, come:
Tuttavia la stragrande maggioranza delle persone non ha alcun fastidio dopo la vaccinazione.
Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:
Generalmente la campagna antinlfuenzale inizia alla fine di ottobre, trova il suo apice a novembre, ma prosegue per tutta la durata della stagione influenzale, quindi c'è tempo per vaccinarsi anche a gennaio inoltrato. Naturalmente se si decide di fare il vaccino è consigliabile farlo quanto prima, non appena il medico vi dirà che le dosi sono disponibili in farmacia o presso la Asl, anche perché gli anticorpi impiegano circa due settimane per entrare in azione e quindi è bene tener conto di questo intervallo per assicurarsi la massima protezione.
Per approfondire: