In Italia è in aumento il mal di denti tra i bambini più piccoli negli ultimi 5 anni il fenomeno dei denti da latte cariati è cresciuto del 15%.
Sono 120mila i bambini di 4 anni ad avere denti cariati e il numero arriva a 250mila con i dodicenni. Queste, infatti, le fasce d’età più a rischio a causa di comportamenti igienici scorretti durante i primi anni di vita di un bambino e, addirittura, da parte delle mamme stesse nei mesi di gravidanza. Vediamo cosa possiamo fare.
Intorno al suo terzo compleanno il bambino ha messo tutti e venti i denti da latte (cosiddetti decidui) che verranno sostituiti a partire dai sei anni dai denti definitivi che, man mano che cresceranno all’interno della gengiva, contribuiranno a far sì che le radici dei denti da latte vengano riassorbite nella gengiva. Così i dentini da latte inizieranno a dondolare e quando cadranno faranno capolino i denti definitivi.
Per circa sei anni il bambino avrà una dentizione mista (composta, cioè, sia da denti da latte che da denti definitivi) e al termine dell’intero processo - intorno ai 13 anni - il bambino avrà 28 denti, perché gli ultimi 4 denti (i denti del giudizio) usciranno intorno ai 20 anni.
I segnali che possono farci sospettare la presenza di una carie sono:
E’ importante avere cura dell’igiene dentale del bambino sin da quando spuntano i primi denti da latte e sottoporlo a regolari visite dal dentista.
Sin da quando è piccolo è bene abituarlo all’uso dello spazzolino: all’inizio per lui potrà essere solo un gioco e masticherà lo spazzolino senza riuscire a lavarsi perfettamente i denti ma l’importante è che egli si abitui al suo uso quotidiano e lo consideri un rito da ripetere inderogabilmente due volte al giorno.
Quando il bambino riuscirà a capire che il dentifricio non va inghiottito si può anche usare una minima dose di dentifricio per bambini e man mano che crescerà potrà imparare a lavarsi i denti facendo pratica insieme alla mamma.
La tecnica è lavarsi i denti per due minuti, due volte al giorno oppure ogni volta che si è mangiato qualcosa e fare un movimento circolare (delicato e non energico) su ciascun dente, prestando attenzione a coprire tutti i denti e le zone anche più remote.
Infine è importante non tralasciare di spazzolare delicatamente anche le gengive che non hanno denti e la lingua.
Tuttavia quando il bambino è piccolo sarà piuttosto difficile insegnargli a lavarsi i denti in modo tecnicamente perfetto.
Fino ai 4 anni un lavaggio seguendo un movimento orizzontale (tecnica Scrubb) è piuttosto efficace e poi con il tempo il bambino sarà capace di imparare anche a lavare i denti con un movimento verticale o circolare.
La salute dei denti va preservata sin da piccoli ed è importante prevenire la formazione della carie seguendo accorgimenti preziosi.
Esiste una tabella che elenca il potere cariogeno dei più comuni alimenti
Alimento | Potere cariogeno |
Caramelle | 27 |
Miele | 21 |
Cioccolato al latte | 21 |
Biscotti | 18 |
Pasticcini, formaggini | 13 |
Cioccolato fondente | 12 |
Cioccolatini | 11 |
Marmellata | 10 |
Gelato | 9 |
Pane e burro, patate fritte | 7 |
Latte, polenta, banane | 6 |
Mela, piselli | 5 |
Thè, gelatine di frutta | 4 |
Succo di frutta, fragole, arance, frittata | 3 |
Limonata | 2 |
Prosciutto, carne | 1 |
I pediatri consigliano di farla entro il primo anno di vita, ma stando ad una ricerca condotta presso Saint Michael Hospital di Toronto e pubblicata sulle pagine della rivista Pediatrics a seguire questa indicazione è solo l’1% dei genitori.
Lo studio ha preso in considerazione più di 4mila bambini di 4 anni: il 40% dei piccoli non era mai stato dal dentista e il 25% di essi aveva almeno una carie.
Dall’analisi è emerso anche che sono soprattutto i bambini che fanno un gran consumo di bevande zuccherate e quelli che appartengono a famiglie povere a non andare dal dentista, mentre quelli che fanno un’igiene orale preventiva hanno meno rischi di avere una carie e di doversi sottoporre a procedure complesse e quindi costose.
L’allarme non riguarda solo i bambini che vivono in altri Paesi, ma anche quelli italiani: secondo i dati resi noti dalla Società Italiana di Pediatria i problemi nei denti da latte sono aumentati dal 15 al 20 percento.