depressione post parto nel padre

Depressione post parto nel padre

La depressione post partum nel padre non è un fenomeno così infrequente. Magari può farci sorridere l'idea di un uomo appena diventato papà che cada in depressione, mentre la neomamma si affanna tra poppate, pannolini e faccende domestiche, ma in realtà accade più spesso di quanto immaginiamo e le cause sono spesso ma psicologiche e personali.

Neopapà in crisi

Negli ultimi decenni gli psicologi e i ricercatori si sono focalizzati sullo studio delle dinamiche della coppia che cambia dopo la nascita del bambino e di come questo evento possa influire sulla stabilità del neopadre, come della neomamma.

Un'analisi condotta da Alberto Pellai intitolata "Nella mente dei padri", che ha coinvolto un campione di futuri papà dimostrò che la grande preoccupazione per il neopapà è soprattutto legata al fattore economico, ma anche alla propria individualità: bisogna sostenere l'intera famiglia, ma ci si chiede anche se si riuscirà a mantenere gli spazi per il tempo libero, gli amici, i propri interessi.

Crisi di coppia dopo la nascita di un figlio

In una certa percentuale di coppie di neogenitori l'arrivo del bambino non è causa di gioia e felicità, ma, almeno inizialmente, di sentimenti negativi, disaccordo, allontanamento ed incomprensioni.

Il papà non ha la possibilità di instaurare sin dalla gravidanza un rapporto simbiotico e intenso con il bambino, vive i 9 mesi di gravidanza a volte con un certo timore, imbarazzo e sospetto nei confronti di ciò che sta cambiando. Può sentirsi schiacciato dal peso della responsabilità e inoltre la coppia può trovarsi di fronte ad una realtà che è diversa da quella che si era immaginata in gravidanza.

Depressione da paternità

Qualche anno fa uno studio condotto dall'Università di Oxford scoprì che 5 uomini su 100 soffrivano di depressione dopo la nascita di un figlio.

I ricercatori britannici avevano scoperto che molti neopapà presentavano i segni di una tristezza cronica che si manifestava soprattutto con una ridotta comunicazione con il proprio bambino e messaggi prevalentemente incentrati su di sé.

Vaheshta Sethna, a capo dello studio, spiegò che la causa di questa depressione paterna non è, naturalmente, ascrivibile ai cambiamenti ormonali (come accade nelle donne dopo la gravidanza), ma al cambiamento psicologico e di vita che si verifica dopo l’arrivo di un bebè.

I nuovi padri sono decisamente più amorevoli e collaborativi, in alcuni casi prendono il congedo parentale, ma questo carico di compiti, unito alle paure legate alle nuove responsabilità, può accrescere il senso di sfiducia e di tristezza.

Ma gli esperti sottolineano anche che qualsiasi cambiamento rivoluzionario che avviene nella vita di ciascuno può aumentare il rischio di depressione, ma quando si parla di depressione post parto si deve ricordare che le conseguenze di questo disturbo ricadono anche sul bambino: i ricercatori, infatti, sottolinearono anche che una scarsa interazione tra papà e bambino può provocare problemi comportamentali nei piccoli.

In realtà quella del cambiamento ormonale può essere una concausa della depressione paterna dopo la nascita del bambino: nel 2005 uno studio scoprì che nei neo-padri il livello di testosterone si abbassa negli ultimi mesi di gravidanza e resta a livelli così bassi anche per un certo tempo dopo il parto, contemporanemente si alzano i livelli di estrogeni e questi cambiamenti a livello ormonale potrebbero spiegare, almeno in parte, un aumento del rischio di depressione .

Depressione post partum maschile, sintomi

I sintomi della depressione post partum nel padre non sono gli stessi di quelli che si manifestano nella neomamma. In genere sono campanelli d'allarme:

  • irritabilità;
  • insonnia o, al contrario eccessiva sonnolenza;
  • mancanza di interesse per la compagna e il bambino;
  • infedeltà;
  • tanto tempo trascorso fuori casa.

Ho paura di diventare padre

Uno studio condotto dalla Northwestern University ha evidenziato che i sintomi propri della depressione crescono del 68% negli uomini che diventano papà per la prima volta, durante i primi cinque anni di vita del proprio bambino.

Il campione preso in esame comprendeva 10623 uomini tra i 24 e i 32 anni e i risultati a cui si è arrivati sono stati pubblicati sulla rivista 'Pediatrics'. Si è posto in particolare l’accento su quei fattori di ordine sociale capaci di aiutarci ad identificare i padri 'a rischio': 'anticipare' i sintomi della depressione potrebbe essere la chiave per identificare terapie efficaci per il papà e per tutta la famiglia.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.