Aspettare dei gemelli: caratteristiche della gravidanza, rischi e aspettative. Negli ultimi 25 anni il numero di gravidanze gemellari si è triplicato: oggi il 3% dei neonati è gemello e nella metà dei casi è un nato pretermine.
Tra le cause che determinano questo trend c’è certamente l’età della mamma, la possibilità di avere dei gemelli aumenta nelle donne sopra i 35 anni, ma anche il sempre più frequente ricorso alle tecniche di fecondazione assistita nonché i fattori ereditari, che giocano un ruolo determinante.
Il Ministero della Salute mostra che i parti gemellari nel 2010 sono stati 8550, nettamente in aumento rispetto agli anni precedenti, e la frequenza dei parti plurimi è del 2,6% per le donne over 40 e si aggira sul 20% nei casi di procreazione medicalmente assistita.
I valori davvero elevati delle Beta HCG, ad esempio, così come un incremento dei livelli di alfa fetoproteina (AFP).
In generale la maggiore quantità di ormoni in circolo conseguenti le gravidanze gemellari possono amplificare l’intensità di alcuni sintomi come la nausea, la fame, il desiderio di urinare spesso, l’aumento del seno che diventa teso e dolorante.
L’ecografia è il modo più sicuro ed efficace per verificare una gravidanza gemellare che può essere di due tipi: monozigote (nasceranno due individui identici) o eterozigote (nasceranno due gemelli fisicamente diversi). Il primo tipo di gravidanza è più raro (accade, secondo le statistiche, 1 volta su 3 gravidanza gemellari):
La gravidanza gemellare monozigote nasce con un singolo ovulo che viene fecondato da uno spermatozoo: questo ovulo diventa zigote che si divide in due cellule che daranno vita a due esseri umani praticamente identici. Questa divisione dello zigote avviene nel giro di quattordici giorni: se ha luogo nei primi quattro giorni ogni gemello avrà la sua placenta; se la divisione avverrà entro l’ottavo giorno ogni gemello avrà una sua cavità amniotica ma condividerà la placenta; se invece la divisione è avvenuta dopo l’ottavo giorno i gemelli avranno in comune anche la cavità amniotica.
La gravidanza gemellare eterozigote, invece, nasce da due ovuli viversi che vengono fecondati da due spermatozoi. I due fratelli hanno patrimoni genetici diversi e avranno diverse caratteristiche fisiche.
Quella gemellare è certamente una gravidanza più delicata, che va seguita con maggiore attenzione e che frequentemente si conclude con un parto prematuro (in genere 3 o 4 settimane prima della 40sima settimana) e con un taglio cesareo.
Secondo Giovanni Corsello, vicepresidente della Società Italiana di Pediatria, la gravidanza gemellare è una gravidanza a rischio in quanto la probabilità che si concluda con un parto pretermine è di 5-10 volte più alta, la mortalità è superiore di 3-4 volte e il tasso di malformazione di 4 volte superiore.
Mario De Curtis del dipartimento di pediatria dell'università Sapienza di Roma, ricorda che
circa metà dei gemelli nasce prematura, e la probabilità di basso peso alla nascita sono dieci volte maggiori
e non sempre gli ospedali sono attrezzati con un sufficiente numero di posti in terapia intensiva neonatale.