Indurre il parto naturale vuol dire utilizzare una serie di tecniche meccaniche o di farmaci in grado di stimolare l’utero e provocare le contrazioni necessarie all’espulsione del neonato.
E’ una prassi che andrebbe utilizzata solo in casi particolari ma che negli ultimi ha avuto un aumento notevole, anche quando non necessaria, arrivando ad essere praticata nel 20-25% dei parti.
Il travaglio può essere indotto in diversi modi, sia meccanicamente che farmacologicamente, che vengono determinati a seconda della salute della madre e del bambino.
Il ginecologo inserisce un dito in profondità nella cervice uterina separando l’orifizio uterino interno dal segmento uterino inferiore e dando cosi inizio al travaglio. A seguito di questa pratica, l’organismo della donna libera, inoltre, la prostaglandine, una particolare sostanza che può essere utile per innescare o accelerare il travaglio.
il ginecologo introduce in vagina un apposito strumento a forma di uncino, provocando la rottura del sacco amniotico e la produzione di prostaglandine che raggiungendo la cervice induce il travaglio. Questa tecnica è solitamente utilizzata quando la dilatazione del collo dell'utero supera i 5 cm e la testa del bambino è ben posizionata.
L’ossitocina è un ormone fondamentale sia per il parto che per il successivo allattamento. Durante il parto, infatti, aiuta a stimolare il travaglio e durante l’allattamento favorisce la fuoriuscita del latte dal seno materno. Per indurre il parto, l’ormone sintetizzato viene iniettato per via endovenosa alla mamma, ma solo se la cervice è 'matura', altrimenti, prima di somministrare l’ossitocina si procede con l’introduzione di vagina del gel a base di prostaglandine.
Le prostaglandine sono ormoni naturalmente prodotti dal corpo femminile. In caso di gravidanza le prostaglandine hanno un effetto sulle cellule muscolari delle parete uterine e le fanno contrarre dando il via al travaglio. Questi ormoni possono essere prodotti spontaneamente oppure somministrati attraverso delle supposte vaginali o dei tamponi dosatori. Il farmaco maggiormente usato a questo scopo è il Misoprostol. Prima di intervenire, il medico verifica le condizioni del bambino monitorando il battito cardiaco per 30 minuti, misura la dilatazione dell’utero e valuta l’elasticità della cervice. Nella maggior parte dei casi le contrazioni iniziano poco tempo la prima somministrazione.
Esistono, secondo le antiche tradizioni popolari, alcuni metodi per indurre il travaglio e far partire le contrazioni. Ad esempio un rapporto sessuale potrebbe, per merito degli ormoni, favorire le contrazioni, oppure camminare con moderazione.