Manovre di emergenza

Sono di due tipi.

• Pacche dorsali o interscapolari: posizionare il bambino sull’avambraccio a pancia sotto e con la testa inclinata un po’ più in basso rispetto al tronco, poggiare l’avambraccio sulla coscia e fare cinque colpi vigorosi tra le scapole con via di fuga laterale.

• Compressioni toraciche: posizionare il bambino sull’avambraccio (e l’avambraccio sulla coscia) a pancia in su, con la testa inclinata verso il basso: poggiare un dito nella linea mammellare e le due dita sottostanti nello sterno, alzare il dito poggiato sulla linea intramammellare ed eseguire cinque vigorose compressioni toraciche come se si stesse praticando un massaggio cardiaco, una ogni 3 secondi.

Se il bambino è cosciente praticare 5 pacche dorsali e 5 compressioni toraciche; se non è cosciente praticare la sequenza sopradescritta e poi sollevare la lingua e la mandibola per verificare che si possa estrarre il corpo estraneo con le mani; infine accertarsi che il bambino respiri (bisogna sentire il flusso d’aria che fuoriesce per almeno 10 secondi) e se non respira eseguire 5 ventilazioni bocca-bocca naso.

Porsi alle spalle del bambino e abbracciarlo alla vita, comporre una C con il pollice e l’indice in modo da collegare il punto inferiore dello sterno e all’interno della C posizionare l’altra mano a pugno con il pollice all’interno; staccare la mano in direzione in senso antero-posteriore e caudo-craniale facendo compressioni mimando un movimento simile ad un cucchiaio.

La manovra di Heimlich va praticata solo dopo essersi accertati di non essere in grado di liberare le vie aeree con la mano o quando il bambino non riesce più a tentare di espellere l’oggetto esterno tossendo.

Se il bambino ha meno di 1 anno la manovra non va fatta da dietro, ma sistemando il piccolo a pancia in giù sulle ginocchia, ponendo la testa più inclinata verso il basso rispetto al torace, e dando dei colpi sulla schiena.