traumi e contusioni nei bambini

Traumi e contusioni nei bambini

21/06/2017

Con l’arrivo della bella stagione è più facile che i bambini giochino all’aperto, nei parchi, nei cortili e che magari vadano incontro a piccoli infortuni. Come gestire traumi e contusioni nei bambini e quando andare al pronto soccorso?

Traumi e infortuni nei bambini

'Il bambino è caduto', è una delle principali motivazioni per cui un genitore corre al pronto soccorso con il proprio bambino.

Lo rivela un’indagine condotta dall’ospedale Bambin Gesù di Roma: un acceso su dieci è causato da un incidente domestico e sono in aumento gli incidenti al parco giochi.

Guardando più nel dettaglio, tra i codici rossi il 33,3% dei bambini arriva al pronto soccorso con un trauma cranico e il 16,7% con una frattura al cranio; il 33,3% per dei politraumi e il 16,7% per un’intossicazione.

Tra i codici gialli, il 37,2% ha una frattura a gamba o braccio. Nel 50% dei casi l’incidente è causato da una caduta: da fermi o in movimento, dalle braccia della mamma o del papà, dal seggiolone, dal fasciatoio, dalle scale, o dall’altalena.

Classificando gli incidenti in base all’età scopriamo che:

  • fino a tre mesi di vita l’incidente domestico più frequente avviene per disattenzione dei familiari;
  • dai 6 ai 12 mesi aumenta il rischio di cadute e ingestione di corpi estranei;
  • tra 1 e 3 anni maggiori rischi di intossicazioni, traumi ed ustioni;
  • tra i 3 e i 6 anni invece è il momento dei giochi al parco con conseguente aumento del rischio di incidenti a cadute dall’altalena, dallo scivolo, dalla giostra, dal triciclo;
  • a seguire negli anni la maggior parte degli incidenti avviene durante l’attività sportiva.

Antonino Reale, responsabile pediatria d'emergenza dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù, consiglia, in caso di trauma o ingestione di sostanze tossiche, di

intervenire nei primi 15 minuti, e chiamare subito il 118 perché spesso gli stessi genitori possono fare più danni intervenendo in modo improprio

 

Cosa fare se il bambino si è fatto male

Alcuni suggerimenti su come poterli gestire in 'primo soccorso'.

  • Ferita da taglio

Se il bambino si è tagliato con un pezzetto di vetro o una piccola lama è bene rendersi conto dell’entità della ferita e se è il caso o meno di ricorrere al medico per praticare dei punti. In caso di ferita piccola e non profonda su può disinfettare la parte con un batuffolo di cotone e un po’ di acqua ossigenata e poi mettere un cerotto.

  • Caduta e trauma cranico

Se il bambino cade da un’altezza inferiore ad un metro (pensiamo, ad esempio alle cadute dal fasciatoio o dal seggiolone) non dovrebbero esserci complicazioni se non un bernoccolo e un bello spavento. Per un lieve trauma è sufficiente fare un impacco con ghiaccio sulla parte traumatizzata.

E’ bene, invece, chiamare il medico se si verificano vomito, stato confusionale, sonnolenza, gonfiore e mal di testa.

E’ importante infondere al bambino serenità e tranquillità al fine di capire come si senta e per non preoccuparlo ancora di più.

  • Caduta e contusioni

Spesso i bambini cadono mentre corrono, giocano o imparano a camminare. Le ginocchia 'sbucciate' sono state un must di ognuno di noi e sappiamo bene quanto possano essere fastidiose, ma tutto sommato superabili. Se il piccolo è caduto sulle gambe, basterà disinfettare la sbucciatura, eventualmente applicare un cerotto (anche se il contatto con l’aria favorisce la cicatrizzazione) e poi verificare che tutto sia a posto e che al massimo si formi un lieve gonfiore.
Se si forma un ematoma dopo la caduta si può bloccare il gonfiore con un impacco di ghiaccio e poi applicare una pomata apposita.

  • Trauma ai denti

Se a seguito di un colpo il bimbo perde un dentino è importante fargli sciacquare per bene la bocca per bloccare l’emorragia ed eventualmente applicare del ghiaccio per frenare il dolore alla gengiva.

  • Se il dente è permanente esistono nuove tecniche di reimpianto dentale che consentono, qualche volta, al dentista di utilizzare il frammento o il dente stesso. Ad ogni modo è importante recarsi dal dentista il prima possibile (preferibilmente entro 2 ore) e conservare il dente o il frammento in soluzione fisiologica o in un po’ di latte.
  • Se invece è un dentino da latte si può andare dal dentista con un po’ più di calma.
  • In ogni caso è bene accompagnare il bambino da un dentista o in un centro di pronto soccorso per far verificare al medico competente l'entità del trauma subito.

Se il piccolo non ha fame è importante fargli mangiare alimenti liquidi e curare il dolore con del paracetamolo che è il farmaco più adatto e sicuro. Può essere assunto in sicurezza anche a stomaco vuoto e non ha effetti collaterali a carico dello stomaco. Chiedi al tuo pediatra qual è la dose corretta per garantire un effetto analgesico.

  • Epistassi

Si tratta della perdita di sangue dal naso a causa della fragilità dei capillari che si rompono facilmente. L’epistassi è piuttosto frequente nei piccoli e va trattata con tranquillità senza farsi prendere dal panico.

Al bambino che ha il naso che sanguina:

  1. è bene flettere la testa del bimbo in avanti (e non all’indietro come si vede fare abitualmente e scorrettamente),
  2. comprimere per qualche minuto la narice che sta sanguinando,
  3. infine fare un impacco con il ghiaccio sulla fronte o sul naso in modo da bloccare l’emorragia.
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.