onicofagia nei bambini

Onicofagia nei bambini

14/07/2017

L'onicofagia (mangiarsi le unghie) è un'abitudine molto comune, soprattutto tra i giovanissimi anche se, in alcuni casi, può protrarsi fino all'età adulta. Ma quali sono le cause dell'onicofagia nei bambini e cosa fare per affrontare questa cattiva abitudine?

Perché il bambino mangia le unghie

Questa abitudine, che molti credono un vizio, è in realtà la manifestazione visiva di un disagio sviluppato nell'ambito familiare, che può andare dalla nascita di un fratellino o sorellina ad una situazione più grave come contrasti familiari ai quali il bambino assiste suo malgrado.

In definitiva, mangiare le unghie è un modo del bambino per far capire a mamma e papà che vuole attenzione.

Ma è anche un modo per scaricare l'ansia e lo stress; si manifesta solitamente nei momenti in cui il bambino deve affrontare situazioni che lo mettono a disagio o lo pongono davanti ad eventi particolarmente stressanti.

Solitamente, l'onicofagia si risolve da sé, spesso sparisce quando scompare l'evento che l'ha provocata ma poi può ripresentarsi alla successiva situazione di stress.

Ecco perché, in generale, non serve portare il bambino da uno specialista.

Onicofagia nei bambini, psicologia

Se l'abitudine di mangiare le unghie provoca seri danni alle dita, allora è consigliabile rivolgersi a uno psicologo infantile per capire da cosa dipenda tutta l'aggressività e l'autolesionismo di questi atti.

Già, perché, anche se sembra un innocente disturbo, in realtà l'onicofagia altro non è che un atteggiamento autolesionista, un'aggressività che viene rivolta verso se stessi invece di essere rivolta all'esterno.

Sebbene molto più innocua, può essere paragonabile ad altri disturbi legati alle sensazioni orali, come il tabagismo, l'alcolismo e la bulimia. Ecco perché, nei casi più gravi, bisogna chiedere l'aiuto dello psicoterapeuta.

E, in definitiva, può essere paragonabile anche al bisogno del bambino di avere dei punti fermi, non a caso legati anch'essi all'oralità, come succhiarsi il pollice o il ciuccio.

Questo gesto, infatti, si manifesta per lo più in situazioni stressanti e, se da una parte, da sfogo all'aggressività repressa, dall'altra è un cantuccio dove rifugiarsi e ritrovare la sicurezza delle cose quotidiane.

Cosa fare se il bambino mangia le unghie

E’ importante non drammatizzare. Rimproverarlo, farlo vergognare, insomma metterlo alle strette serve solo ad aumentare il disagio e ad esasperare la situazione.

L'unico approccio che possa sortire qualche effetto è parlare con il bambino delle sue ansie, cercandone i motivi; si può inoltre iscrivere il bambino ad uno sport, in modo che la sua aggressività possa sfogarsi in maniera costruttiva e con libertà.

Distrarlo quando ci si accorge che sta mettendo le dita in bocca.

Neanche servono smalti amari o soluzioni simili che hanno lo scopo di evitare di mettere le dita in bocca, poiché l'impulso è irrefrenabile e non controllabile. E soprattutto nei bambini piccoli applicare lo smalto amaro rishcia di essere poco gratificante e molto frustrante. Diverso, invece, il discorso per i ragazzini e gli adulti: mettere in bocca le dita e sentire il sapore amaro o piccante è come un allarme.

capriati bw square
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.