Tintarella e sole. Non c’è dubbio che un bel colorito abbronzato doni un aspetto più sano e bello e allora via libera all’abbronzatura, purché si presti grande attenzione alla protezione della pelle per prevenire il melanoma, il tumore della pelle la cui incidenza negli ultimi anni ha registrato una netta impennata, anche a causa dell’eccessivo ricorso alle lampade abbronzanti. Ma in vista della bella stagione ecco qualche consiglio per preparare la pelle al sole.
Inserendo nella dieta quotidiana cibi ad alto contenuto di vitamine A, C, ed E si favorisce la produzione di melanina. Non bisogna fare a meno del betacarotene, che si trova sottoforma di retinolo negli alimenti di origine animale, come il fegato, le uova, i formaggi, e di carotenoidi nella frutta e nella verdura, come le carote, i pomodori, l’albicocca, il melone, gli spinaci, i peperoni e la rucola.
Dopo l’inverno la pelle risulta ispessita, arida e secca. Le cellule morte si sono accumulate e la vecchia abbronzatura è andata via lasciando qua e là macchie sparse.
Ecco un paio di passi per una beauty routine di successo per prepararsi all'abbronzatura:
Ricordate anche di bere molta acqua, almeno un litro e mezzo in estate. L’acqua svolge importantissime funzioni per la salute e il benessere e idrata i tessuti e la pelle, prevenendone secchezza e aridità. Quando fa molto caldo e si suda tanto si possono bere degli integratori idrosalini che compensano la perdita dei sali minerali.
L’autoabbronzante da un lato colora la pelle con oli naturali, dall’altro può stimolare la produzione di melanina. Esistono, poi, alcuni preparati a base dei precursori della melanina (tirosina, betacarotene, l’enzima tirosinasi) che possono rendere la pelle maggiormente reattiva all’esposizione. Ma vanno assunti solo nei dosaggi consigliati e sempre dopo averne parlato con il proprio medico.
Se si ha la pelle delicata e sensibile e si va facilmente soggetti all’eritema solare, è bene proteggere la pelle sin dai primi soli con una crema ad elevato fattore di protezione (da applicare anche quando si esce in città) e limitare il consumo di alimenti ricchi di istamina o che possano favorirne il rilascio: vanno quindi consumati con moderazione (birra, insaccati, formaggi stagionati, crostacei e molluschi, pomodori, frutta secca e legumi). Può risultare difficile, se non impossibile, eliminare dalla dieta questi alimenti: basta non associarne due o più insieme nello stesso pasto.
Durante la gravidanza i cambiamenti ormonali possono mettere a rischio la bellezza della pelle, quindi è indispensabile averne una particolare cura. Anche perché una eccessiva e scorretta esposizione ai raggi ultravioletti può aumentare il rischio che si formi il cloasma gravidico, macchie sulla pelle che vanno via qualche tempo dopo il parto.
E’ importante proteggere la pelle del pancione con creme ad elevato fattore di protezione, tenere idratata la pelle con creme idratanti e antismagliature, ed evitare di esporsi nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 15). Inoltre non bisogna mai dimenticarsi, soprattutto in gravidanza, di bere molto - in estate almeno due litri di acqua al giorno - perché l’acqua non solo disseta, ma idrata i tessuti e quindi l’epidermide.