quando si deve fare l induzione al parto come si fa e quanto tempo ci vuole

Quando si deve fare l'induzione al parto?

Quali sono le linee guida italiane e le raccomandazioni e quando si deve fare l'induzione al parto? Vediamo insieme le indicazioni condivise della società scientifiche e quali parametri vengono valutati.

Cos'è il parto indotto?

L’induzione del travaglio è una procedura medica importante che viene utilizzata quando è necessario avviare il travaglio artificialmente. Questa procedura può essere necessaria per diversi motivi, sia per la salute della madre che del bambino.

Cosa significa induzione del travaglio?

L’induzione del travaglio si riferisce all’utilizzo di interventi medici o meccanici per stimolare le contrazioni uterine prima che il travaglio inizi spontaneamente. Esistono vari metodi per indurre il travaglio, tra cui farmaci come l'ossitocina e le prostaglandine, ma anche tecniche meccaniche come il catetere a palloncino (catetere di Foley).

Quando è necessaria l'induzione del travaglio?

Le linee guida italiane delineano chiaramente le circostanze in cui l'induzione del travaglio è raccomandata.

  • Gravidanza oltre il termine: se la gravidanza supera le 41-42 settimane i rischi per la salute del bambino aumentano
  • Problemi di salute materni: complicanze come la preeclampsia, il diabete gestazionale e altri problemi
  • Problemi di salute fetali: ad esempio se il bambino presenta ritardo di crescita intrauterina (IUGR)
  • Rottura prematura delle membrane: se le acque si rompono ma il travaglio non inizia spontaneamente, l'induzione può prevenire infezioni e altre complicazioni.
  • Altre indicazioni: problemi come l'oligoidramnios (basso livello di liquido amniotico), infezioni intrauterine e storie di morte fetale intrauterina.

Quali sono i metodi di induzione del travaglio?

Metodi Farmacologici

  • Prostaglandine: le prostaglandine possono essere utilizzate per ammorbidire e dilatare il collo dell'utero, facilitando l'inizio delle contrazioni. Questi farmaci possono essere somministrati per via vaginale o orale.
  • Ossitocina: l'ossitocina è un ormone naturale che stimola le contrazioni uterine. Può essere somministrata per via endovenosa per indurre o accelerare il travaglio .

Metodi Meccanici

  • Catetere a palloncino: viene inserito nel collo dell'utero il catetere di Foley, cioè un piccolo tubo con un palloncino gonfiato con dell'acqua per favorire la dilatazione.
  • Amniotomia: questa procedura consiste nella rottura artificiale delle membrane amniotiche per stimolare il travaglio​.

Metodi Naturali

Alcuni metodi naturali possono essere utili per provare a favorire l'inizio del travaglio, come l'attività fisica leggera, i rapporti sessuali e l'uso di erbe specifiche. Chiaramente prima di fare qualsiasi cosa è bene chiedere al ginecologo.

Cosa dicono le Linee guida italiane per l'induzione del travaglio?

  1. Considerare l'induzione a partire dalla 41a settimana
  2. Valutazione pre-induzione: prima di procedere con l'induzione, è fondamentale valutare la condizione del collo dell'utero utilizzando il punteggio di Bishop. Si tratta di un sistema che valuta 5 parametri per determinare la probabilità di successo dell'induzione. Un punteggio di 8 o superiore è considerato favorevole per l'induzione.
  3. Scelta del metodo di induzione: vengono generalmente utilizzate le prostaglandine e l'ossitocina, ma in alcuni casi possono essere preferiti metodi meccanici.
  4. Monitoraggio durante l'induzione: durante l'induzione del travaglio, è fondamentale monitorare attentamente la madre e il bambino per rilevare tempestivamente eventuali complicazioni

Bibliografia

Induzione al travaglio di parto

capriati bw square
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.