rottura delle acque

La rottura delle acque

06/03/2024

Cosa accade quando avviene la rottura delle acque? Quali sono i sintomi e quando è bene andare in ospedale?

Nove mesi passati a portare un giro una pancia che cresce sempre di più e poi, all'improvviso può accadere che le acque si rompono e il bambino si prepara a nascere.

Nonostante le lezioni preparto, le tecniche di respirazione apprese e provate fino alla sera prima e i buoni propositi di restare calmi e lucidi, questo momento scatena sempre una 'giusta' dose di panico e agitazione, soprattutto se ciò accade prima che la gestazione sia arrivata al termine.

Che vuol dire che si sono rotte le acque

Innanzitutto con la comune espressione 'rottura delle acque' si intende la rottura del sacco amniotico. Il sacco si forma all’interno dell’utero durante la gravidanza e accoglie il feto durante i nove mesi.

All’inizio della gravidanza il sacco si trova a contatto con l’embrione, ma già dopo quattro-cinque settimane il sacco aumenta di volume in quanto inizia a riempirsi di liquido amniotico, un misto di acqua, sali minerali, lipidi e proteine prodotte dalla placenta. Le 'acque' consentono al feto di muoversi all'interno del pancione e lo proteggono dal freddo, dal caldo, da germi e batteri e da possibili compressioni dovute agli urti.

Quando le membrane, che costituiscono il sacco amniotico, si rompono, si ha quella la rottura della acque: il bambino si prepara a nascere, l’utero inizia a contrarsi potentemente per agevolare l'espulsione e il travaglio è in corso.

Si sente dolore? La rottura delle acque non è dolorosa e non deve destare sorpresa la considerevole quantità di liquido. Tuttavia non sempre accade come nei film: a volte avvertiamo semplicemente una sensazione di bagnato e il liquido che esce goccia a goccia.

Il colore del liquido

In questo momento è fondamentale controllare il colore del liquido perchè:

  • un liquido chiaro è sintomo di buona salute per il feto,
  • al contrario se è di colore rosso o verde è sintomo di sofferenza fetale necessario recarsi il più velocemente possibile all'ospedale.

La colorazione verde è dovuta alla presenza di meconio che è il contenuto intestinale del feto, le prime feci del bambino per intenderci, che solitamente èespulso dopo circa 24-48 ore dalla nascita. Se l’apparato intestinale del neonato è invece già attivo nell’utero vuol dire che il feto è sotto stress e solo in ospedale i medici potranno verificare l'origine e il grado di sofferenza.

Quanto tempo ci vuole per partorire dopo la rottura delle acque? Nel 90% dei casi il travaglio inizia entro le 24 ore successive alla rottura delle acque.

Rottura delle acque, cosa fare

La rottura delle acque è un segno che i ltravaglio è iniziato o sta per iniziare. Mantieni la calma e preparati per le fasi successive.

  • Osserva l'aspetto e il colore del liquido amniotico. Se è chiaro, giallo chiaro o leggermente rosa, è probabile che sia normale. Se il liquido è verdastro o di un colore strano, potrebbe indicare la presenza di meconio e dovresti contattare immediatamente il tuo medico.
  • Chiama il medico: dopo la rottura delle acque, è importante contattare il tuo medico per informarlo della situazione. Segui le sue istruzioni su cosa fare successivamente.
  • Preparati per andare in ospedale: dopo la rottura delle acque, è probabile che inizi il travaglio e che tu debba andare in ospedale. Finisci di preparare la valigia del parto e prepara te stessa.
  • Monitora le contrazioni: è probabile che diventino più intense e più frequenti. Inizia a monitorarle per determinare la loro frequenza e durata.

Rottura delle acque prematura

In alcuni casi la rottura delle acque può avvenire prima che la gravidanza giunga a termine:

  • se questa circostanza si verifica prima della 24° settimana di gravidanza, i rischi di complicanze e perdita del bambino sono molto alti,
  • qualora si verificasse tra la 24° e la 32° settimana, si procede di solito con terapie farmacologiche che cerchino di far guadagnare più tempo possibile così che il feto acquisisca la massima capacità vitale,
  • oltre la 32° settimana, si accompagna la donna verso il parto.

Bibliografia e fonti

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.