Si sono rotte le 'acque'

24/09/2014

rottura acque bigCosa accade quando si rompono le acque? Quali sono i sintomi e quando è bene andare in ospedale?

Nove mesi passati a portare un giro una pancia che cresce sempre di più e poi, all'improvviso può accadere che le acque si rompono e il bambino si prepara a nascere.

Nonostante le lezioni preparto, le tecniche di respirazione apprese e provate fino alla sera prima e i buoni propositi di restare calmi e lucidi, questo momento scatena sempre una 'giusta' dose di panico e agitazione, soprattutto se ciò accade prima che la gestazione sia arrivata al termine.

Ma cosa si intende per rottura delle acque e cosa fare quando ciò avviene?

Innanzitutto con la comune espressione 'rottura delle acque' si intende la rottura del sacco amniotico. Il sacco si forma all’interno dell’utero durante la gravidanza e accoglie il feto durante i nove mesi.

All’inizio della gravidanza il sacco si trova a contatto con l’embrione, ma già dopo quattro-cinque settimane il sacco aumenta di volume in quanto inizia a riempirsi di liquido amniotico, un misto di acqua, sali minerali, lipidi e proteine prodotte dalla placenta. Le 'acque' consentono al feto di muoversi all'interno del pancione e lo proteggono dal freddo, dal caldo, da germi e batteri e da possibili compressioni dovute agli urti.

Quando le membrane, che costituiscono il sacco amniotico, si rompono, si ha quella la rottura della acque: il bambino si prepara a nascere, l’utero inizia a contrarsi potentemente per agevolare l'espulsione e il travaglio è in corso.

La rottura delle acque non è dolorosa e non deve destare sorpresa la considerevole quantità di liquido. In questo momento è fondamentale controllare il colore del liquido perchè:

  • un liquido chiaro è sintomo di buona salute per il feto,
  • al contrario se è di colore rosso o verde è sintomo di sofferenza fetale necessario recarsi il più velocemente possibile all'ospedale.

La colorazione verde è dovuta alla presenza di meconio che è il contenuto intestinale del feto, le prime feci del bambino per intenderci, che solitamente èespulso dopo circa 24-48 ore dalla nascita. Se l’apparato intestinale del neonato è invece già attivo nell’utero vuol dire che il feto è sotto stress e solo in ospedale i medici potranno verificare l'origine e il grado di sofferenza.

Nel 90% dei casi il travaglio inizia entro le 24 ore successive alla rottura delle acque.

In alcuni casi la rottura delle acque può avvenire prima che la gravidanza giunga a termine:

  • se questa circostanza si verifica prima della 24° settimana di gravidanza, i rischi di complicanze e perdita del bambino sono molto alti,
  • qualora si verificasse tra la 24° e la 32° settimana, si procede di solito con terapie farmacologiche che cerchino di far guadagnare più tempo possibile così che il feto acquisisca la massima capacità vitale,
  • oltre la 32° settimana, si accompagna la donna verso il parto.
capriati bw square
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.