rimedi per il raffreddore dei bimbi

Rimedi per il raffreddore dei bimbi

28/11/2023

In inverno una delle malattie più frequenti che colpiscono i nostri piccoli è senz'altro il raffreddore. Il naso sembra colare perennemente e a volte pensiamo che sia meglio ignorarlo e aspettare l'arrivo della bella stagione che asciugherà tutto. Ma come possiamo aiutare i bambini che hanno il raffreddore, possiamo prevenirlo e quali sono i rimedi per il raffreddore dei bimbi?

Cosa prendere per raffreddore e tosse

Partiamo dalla premessa che la cura per il raffreddore non esiste. O meglio, l’unico modo per affrontare questo fastidioso e molto comune disturbo nei bambini è avere pazienza. Lo hanno ribadito, tra gli altri, gli esperti della Food and drug administration (Fda) statunitense che ricordano come i farmaci siano spesso del tutto inutili per curare il raffreddore nei bambini. Il raffreddore passa nel giro di 1-2 settimane senza bisogno di alcun farmaco.

Per i bambini sopra i due anni, alcuni farmaci da banco possono aiutare a migliorare alcuni sintomi, ma non rendono più veloce il decorso della malattia. La tosse è uno dei sintomi normali, e non sempre è un male perchè aiuta il corpo ad espellere il muco dalle vie aeree e proteggere i polmoni. È bene far bere molti liquidi, soprattutto bevande calde che danno sollievo alla gola

spiega la pediatra dell'Fda Amy Taylor.

Raffreddore nel neonato di 1 mese

Se il bambino ha meno di due anni non bisogna somministrare nessun farmaco: mai dare a bambini così piccoli mucolitici e farmaci contro la tosse e nemmeno prodotti contenenti decongestionanti o antistaminici; tenersi alla larga anche dagli antibiotici che non hanno alcune efficacia dal momento che il raffreddore è una malattia virale.

Cosa si può fare quando il bambino ha il raffreddore?

  • Umidificare correttamente l’ambiente in cui vive con appositi umidificatori, fare frequenti lavaggi nasali con soluzione salina o acqua termale,
  • eventualmente usare il paracetamolo per far scendere la febbre
  • se il bambino ha meno di tre mesi e compare la febbre o manifesta segni di malessere é bene chiamare il medico, una precauzione che è consigliata anche se i bambini, di ogni età, hanno la febbre che supera i 38,8  se la respirazione diventa difficoltosa, le labbra diventano blu, se il bambino non mangia o beve e ci sono segni di disidratazione, se ha dolore alle orecchie, se è troppo sonnolento, se la tosse dura da più tre settimana e se ci sono segni di peggioramento
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Raffreddore nei bambini e Tachipirina

Gli antibiotici non servono per curare il raffreddore, che è un'infezione virale. In caso di malessere generale e febbricola può essere utile somministrare del paracetamolo (la tachiprina), che resta comunque un farmaco sintomatico, cioè serve e trattare i sintomi e non l'nfezione in sé.

Per i bambini la formulazione più adatta è lo sciroppo: sul retro dello scatolo trovate le indicazioni precise sulle dosi che sono commisurate sul peso del bambino. Bisogna seguire attentamente il dosaggio perché altrimenti il farmaco rischia di essere inefficace, o al contrario si rischia un sovra dosaggio.

Quanto dura il raffreddore nei bambini

E' un'infezione lieve di origine virale che colpisce i bambini anche 3-8 episodi ogni anno che però va gestita nel modo corretto: se dura meno di 5 giorni è un normale raffreddore e non c'è bisogno di medicine; se dura più di 10 giorni può essere invece una sinusite, cioè un'infiammazione dei seni paranasali e quindi sarà necessario un antibiotico; se il raffreddore dura tra i 5 e i 9 giorni e il muco è striato di giallo o verde o se il bambino ha la tosse al mattino è bene dirlo al medico perché potrebbe essere una sinusite allo stadio iniziale.

Usare i decongestionanti nasali e gli spray solo dietro indicazione del pediatra perché possono danneggiare la mucosa nasale; umidificare l'ambiente fa bene e evita l'essiccamento della mucosa.

Se il bambino ha meno di un anno tenere libere le narici usando della soluzione fisiologica o ipertonica e senza usare la pompetta aspiratrice con la quale si rischia anche di asportare parti del rivestimento interno. Se il bambino perde sangue dal naso non bisogna preoccuparsi ma tenere le narici strette con due dita per cinque minut

I lavaggi nasali nei neonati

Come dicevamo nella maggior parte dei casi il raffreddore passa da solo in tempi ragionevoli. Però è bene sapere che una buona guarigione passa anche attraverso una corretta igiene nasale e un po' di riposo. Come ribadisce Marinella Lavelli, pediatra del Centro Medico Santagostino vale la pena ricordare che

se si respira prevalentemente dalla bocca, il filtro esercitato dalla mucosa nasale viene saltato ed è più facile avere una complicanza batterica. Per questo è importante tenere sempre il naso pulito, lavandolo spesso con soluzione fisiologica tiepida.

Come fare il lavaggio nasale nei bambini e nei neonati? Possiamo usare una siringa senza ago da 5 o 10 o 20 ml, in funzione dell’età del bambino. I neonati vanno messi sdraiati su un fianco, i bimbi più grandi a capo reclinato in avanti e leggermente ruotato di lato. Nella narice che è posizionata più in alto si introduce lentamente la soluzione fisiologica e la si vedrà uscire dall’altra narice. Ripetere più volte.

Nei bambini più grandi la soluzione fisiologica può essere utile anche per fare il classico rinowash, cioè un lavaggio nasale con l'apposito apparecchio e accessorio dell'aerosol.

Argento proteinato e argotone

Entrambi sono molto usati, ma sulla loro efficacia ci sono molti dubbi e pochi studi. L'argento proteinato ha proprietà antisettiche e potrebbe essere utile per decongestionare il naso: vanno instillate due o tre gocce più volte al giorno (occhio perché è di colore rosso e macchia pelle e tessuti!).

L'argotone è un farmaco vasocostruttore che NON VA usato sui bambini che hanno meno di 12 anni: possiamo usare l'argotone 0-12 che altro non è che una soluzione salina contenente anche argento colloidale.

Bibliografia

 

 

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.