sicurezza in casa quali sono gli oggetti piu pericolosi per i bambini

Sicurezza in casa: quali sono gli oggetti più pericolosi per i bambini

Gli incidenti domestici rappresentano un pericolo frequente, soprattutto per i bambini di età inferiore ai 6 anni. In alcuni casi, questi incidenti possono avere conseguenze gravi o addirittura mortali nel tempo, con una percentuale che oscilla tra il 10% e il 20%. Secondo dati provenienti da Europa e Stati Uniti, il tasso di ingestione di corpi estranei è aumentato del 91,5% in 15 anni e si è quasi raddoppiato nei bambini sotto i 6 anni. Ma quali sono gli oggetti più pericolosi per i bambini e cosa fare se nostro figlio ha ingerito una pila o del detersivo?

Quali sono gli oggetti più pericolosi?

Tra gli oggetti ingeriti più frequentemente si trovano le monete, che rappresentano il 62% dei casi, seguite dalle batterie al litio, che costituiscono il 7% di tutte le ingestioni. Le batterie possono causare danni gravi all'organismo nel 10-20% dei casi e, talvolta, possono portare alla morte. Inoltre, l'ingestione di caustici, in particolare prodotti per la pulizia della casa e detersivi, rappresenta un terzo degli incidenti domestici, con circa 1.000 ricoveri all'anno.

“E’ un fenomeno molto preoccupante - spiega il presidente Sigenp, prof. Claudio Romano - Già nel 2020 la Società italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica aveva pubblicato una Consensus rivolta ai pediatri per la gestione di questi incidenti. Ora ci rivolgiamo anche alle istituzioni e alle famiglie perché svolgano una necessaria opera di prevenzione primaria, seguendo le regole che abbiamo riassunto in un flyer che distribuiremo in scuole, ospedali e farmacie. Il ruolo dei servizi sanitari e delle Società Scientifiche è fondamentale nella formazione degli operatori sanitari e nell’organizzazione dei servizi. In Italia ancora non esiste un registro che fotografi esattamente la grandezza del fenomeno e comprenda tutti i dati di questi incidenti. Per questo è necessaria una rete operativa tra servizi, l’utilizzo di adeguati strumenti con l’obiettivo di raggiungere uno standard minimo uniforme tra le varie regioni e realtà ospedaliere. L’elaborazione da parte degli esperti SIGENP di un “framework operativo” può consentire di sensibilizzare gli operatori sanitari sul fenomeno degli incidenti domestici e sugli interventi di prevenzione e di gestione adeguata in linea con le raccomandazioni scientifiche."

Le pile

Gli incidenti domestici di questo tipo nei bambini sono in aumento, come sottolinea la dottoressa Paola De Angelis, coordinatrice nazionale dell'Area di endoscopia e indagini diagnostiche strumentali SIGENP. Ad esempio, i casi gravi dovuti all'ingestione di pile a disco sono aumentati sette volte negli ultimi vent'anni. Per questo motivo, si è cercato di informare i genitori sul territorio e formare più endoscopisti preparati per gestire queste emergenze in modo tempestivo. Tuttavia, i servizi di emergenza endoscopica pediatrica 24 ore su 24 non sono uniformemente presenti in tutte le città italiane e tra le diverse regioni, creando disparità significative nell'accesso alle cure.

L’ingestione delle pile a disco, rispetto a quella di altri corpi estranei, è divenuta particolarmente pericolosa in quanto gli effetti gravi si possono verificare già dopo due ore dall’ingestione. I sintomi precoci non sono facilmente individuabili o sono addirittura assenti. I sintomi avanzati compaiono quando la situazione risulta difficilmente gestibile. Uno studio USA del 2011, il “Management of Button Battery - induced hemorrhage in children” ha dimostrato che l’emergenza dell’ingestione delle pile a disco è associata, come segno tardivo, ad emorragia digestiva.

Lo stesso studio evidenzia i sintomi precoci che devono far sospettare l’ingestione di una batteria:

  • inappetenza, incremento dei rigurgiti, irritabilità
  • salivazione eccessiva
  • vomito
  • fastidio al petto; dolore toracico, dolore addominale
  • difficoltà a deglutire, riduzione dell’appetito, rifiuto del cibo
  • disfagia
  • tosse o soffocamento durante assunzione di liquidi o solidi.

Il principale sintomo tardivo è rappresentato dall’emorragia gastrica.

Il cibo

Il pericolo maggiore per i bambini è rappresentato dal cibo. Nell’80% dei casi gli incidenti legati al soffocamento sono provocati dagli alimenti e meno del 4% degli incidenti si deve ai giocattoli, sulle cui confezioni ci sono dei 'warning' sulle età per l'uso. Nel 58% dei casi gli incidenti avvengono in presenza di un adulto che quindi va opportunamente informato su come si praticano le manovre di disostruzione e sui rischi effettivi che i bambini corrono, ad esempio, mangiando alcuni tipi di alimenti. Negli Stati Uniti, infatti, sulle confezioni di noccioline, hot dog, alcuni dolcetti si trova l’avvertenza che possono causare soffocamento.

I giocattoli

Sono da evitare i giocattoli sferici o smontabili composti da piccoli pezzi, così come quelli alimentati a pile. In particolare le 'pile a bottone' sono un serio pericolo per i bambini sia perchè possono essere facilmente ingerite sia perché contengono sostanze tossiche che possono provocare complicanze gravi, come la perforazione dell’esofago.

Cosa fare se un bambino ha ingerito un oggetto pericoloso

Il dott. Filippo Torroni, responsabile dell’endoscopia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, spiega che è importante anche il comportamento dei genitori, che devono avere nozioni di base sulla condotta da seguire.

  • Innanzitutto non indurre i vomito nel bambino in caso di sostanze caustiche: questa manovra rischierebbe di bruciare ancora di più l’esofago. Anche in caso di ingestione di un oggetto mai provocare il vomito perché potrebbe causare l’inalazione del corpo estraneo.
  • In caso di ingestione di disk battery somministrare miele perché protegge le mucose e riduce i danni all’esofago.”

Sigenp ha deciso di mettere a punto un flyer per la prevenzione primaria (per esempio non travasare liquidi caustici in bottigliette o altri contenitori, non lasciare telecomandi, termometri o altre apparecchiature incustodite) e comportamenti utili per la prevenzione secondaria, sottolineando le corrette regole di comportamento per i genitori che si trovano a dover soccorrere i loro figli.

capriati bw square
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.