a cosa serve l ossitocina per i neonati

A cosa serve l'ossitocina per i neonati?

L'ossitocina è straordinariamente potente e gioca un ruolo cruciale nelle prime fasi della vita umana, non è un caso che venga chiamato comunemente ormone dell'amore. Pprodotto naturalmente dal nostro corpo, è una sorta di ponte biologico che connette emotivamente madre e figlio, un vero e proprio strumento di comunicazione invisibile ma estremamente efficace.

Scoperto e studiato da decenni, l'ossitocina è stato inizialmente identificato come l'ormone responsabile della contrazione uterina durante il parto e della produzione di latte materno. Tuttavia, le ricerche più recenti hanno rivelato dimensioni molto più profonde e affascinanti di questo ormone, soprattutto nella relazione tra genitori e figli.

A cosa serve l'ossitocina?

L'ossitocina svolge funzioni fondamentali nello sviluppo sociale ed emotivo del neonato. Non è solo un semplice ormone, ma un vero e proprio "facilitatore" delle prime interazioni umane. Ecco le sue principali funzioni:

  • Creazione del legame affettivo: l'ossitocina è il principale responsabile del cosiddetto "attaccamento", quel legame profondo ed esclusivo che si instaura tra madre e bambino. Favorisce la vicinanza fisica ed emotiva, stimolando comportamenti di cura e protezione.
  • Regolazione emotiva: aiuta il neonato a gestire le proprie emozioni, permettendogli di sentirsi al sicuro. Quando un bambino produce ossitocina, sperimenta una sensazione di calma e fiducia.
  • Sviluppo cognitivo e sociale: l'ormone non influenza solo gli aspetti emotivi, ma contribuisce anche allo sviluppo delle capacità cognitive e relazionali del bambino.
  • Riduzione dello stress: l'ossitocina ha proprietà anti-stress naturali, aiutando il neonato a gestire momenti di tensione o disagio.

Cosa fa aumentare l'ossitocina?

Una ricerca rivoluzionaria dell'Università di Londra, condotta su un campione di 62 madri con neonati dai 3 ai 9 mesi, ha rivelato meccanismi sorprendenti sulla produzione di ossitocina. I risultati mostrano che l'aumento di questo ormone dipende strettamente dalla qualità dell'interazione madre-bambino.

L'elemento chiave è la capacità materna di interpretare e verbalizzare correttamente gli stati emotivi del bambino. Non si tratta di parlare genericamente, ma di dimostrare una comprensione profonda dei suoi bisogni.

Esempi concreti:

  • "Vedo che hai fame"
  • "Ah, vuoi questo giocattolo?"
  • "Sei stanco, vero?"

Sono domande che, se accompagnata da uno sguardo attento e da un tono di voce appropriato, permettono al bambino di sentirsi completamente compreso.

La ricerca sottolinea l'importanza degli sguardi. Quando una madre riesce a "speculare" le espressioni del bambino, imitandone i movimenti o le smorfie, si crea un canale di comunicazione profondo che stimola la produzione di ossitocina.

La ricerca dell'Università di Londra conferma che siamo letteralmente programmati per connetterci, sin dai primi istanti di vita, attraverso un linguaggio invisibile fatto di ormoni, sguardi e sensibilità.

Un aspetto interessante emerso dallo studio riguarda le madri che soffrono di depressione post-partum. Queste donne possono avere maggiori difficoltà nell'interpretare correttamente i segnali del proprio bambino, con potenziali ripercussioni sulla produzione di ossitocina.

Quali sono i fattori che aumentano l'ossitocina nei bambini?

  • Contatto fisico frequente
  • Comunicazione empatica
  • Risposte immediate ai bisogni del bambino
  • Tono di voce dolce e rassicurante
  • Espressioni facciali sintonizzate

Cosa può ridurre l'ossitocina?

  • Stress materno
  • Depressione post-partum
  • Comunicazione fredda e distaccata
  • Mancanza di contatto visivo
  • Risposte tardive ai bisogni del bambino

L'ossitocina dimostra ancora una volta quanto la relazione tra madre e figlio sia un meccanismo biologico complesso e meraviglioso, perché non si tratta solo di nutrire e accudire, ma di stabilire un dialogo profondo che va oltre le parole.

Bibliografia e fonti

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.