Energy drink

26/03/2013

energy drink bigSpesso bevono troppi succhi di frutta, ricchissimi di zuccheri e di ben poca frutta, e troppi energy drink, a base di caffeina. Al contrario, spiegano i pediatri della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) è importante che i bambini bevano per lo più acqua, che è indispensabile per mantenere una corretta idratazione.

Ma guardando con un occhio più attento agli energy drink, scopriamo che una recente indagine condotta dall’Efsa (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare) ha scoperto che il 68% dei teenager tra i 10 e i 18 anni consuma bevande energetiche e il 12% di questi il consumo è cronico ed elevato; il 18% dei bambini tra i 3 e i 10 anni consuma energy drink con un consumo cronico ed elevato per il 16% di questi; il 41% dei consumatori adolescenti consuma bevande 'energetiche' durante l’attività sportive. Non solo, lo studio ha anche mostrato che il contributo delle bevande 'energiche' all’esposizione totale alla caffeina è di circa l’8% nei consumatori adulti, il 13% negli adolescenti e il 43% nei bambini.

Questi dati spingono a riflettere sull’importanza di limitare il consumo di energy drink da parte dei bambini.

Nel corso di un convegno della Società Italiana di pediatria è emerso che il 57% degli studenti intervistati ha bevuto almeno un energy drink nell’ultimo periodo. Gli esperti sono preoccupati soprattutto perché queste bevande contengono una buona dose di caffeina (una lattina può contenerne tra i 50 e i 500 mg, una dose eccessiva per un adolescente, figuriamoci per un bambino) e di taurina che può essere responsabile di ipertensione, tachicardia, ipotermia, ma anche insonnia, nervosismo, emicrania e in soggetti predisposti anche convulsioni.

Ma quali sono le differenze tra energy drink e sport drink?

Gli energy drink contengono sali minerali, carboidrati, proteine, aminoacidi, vitamine, sodio e anche stimolanti, come la caffeina o il guaranà; gli sport drink, invece, sono bevande aromatizzate che spesso contengono carboidrati, minerali, elettroliti (per esempio, sodio, potassio, calcio, magnesio), e talvolta vitamine o altri nutrienti e hanno lo scopo di reidratare e dissetare dopo l’attività sportiva.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.