inserimento al nido

Inserimento al nido

L’inserimento all’asilo nido va fatto con pazienza e con un grande rispetto per i tempi e la sensibilità di ciascun bambino. Partiamo dal presupposto per non sarà uguale per tutti i bambini, per qualcuno sarà più semplice per qualcun'altro più difficile. Il mio consiglio è quello di iniziare prima possibile: un bimbo di due anni opporrà più resistenze a staccarsi dalla mamma e dalle sue abitudini quotidiane, magari è stato con lei tutto il tempo o con i nonni, mentre un bimbo di un anno si adatterà molto facilmente.

Inserimento al nido, come funziona

Innanzitutto non si deve avere fretta. Se il bambino non vuole rimanere i primi giorni oppure vuole che la mamma resti lì si dovrebbe, per quanto possibile, assecondare la sua esigenza. E’ altresì importante essere convinti della scelta del nido: essere sicuri di aver fatto una scelta giusta permette di essere sereni e di trasmettere questa sicurezza anche al bambino.

Se il piccolo percepisce che la mamma non è sicura di lasciarlo al nido avrà la conferma che i suoi sentimenti e le sue paure sono giustificate.

E’ importante che, nei primi tempi, la mamma chiacchieri con le educatrici, giochi un po’ con loro e mostri chiaramente al bambino che si fida di loro e che è in buone mani.

Quando arriva il momento della separazione se il bambino piange ugualmente anche dopo mesi, è bene salutarlo e andare via, senza indugiare in lunghi addii. Con molta probabilità smetterà di piangere appena la mamma sarà uscita dalla stanza.

Quanto dura l'inserimento al nido

Si procede per gradi:

  • il primo giorno la mamma resta con il bambino a giocare un po’ nel nido per una trentina di minuti e poi vanno via insieme
  • il secondo giorno la mamma lascia il bambino a giocare per un po’ da solo ma rimane nella sala di attesa o in direzione.
  • Il terzo giorno, se tutto è andato liscio si può allontanare e tornare dopo un’oretta.
  • E via via, giorno dopo giorno, si aumentano i tempi di permanenza nel nido.

Un bambino di pochi mesi difficilmente piange o si dispera se viene lasciato al nido. Maggiore consapevolezza di essere lasciato lì e del fatto che la mamma si allontana, invece, acquisisce un bambino intorno ai dodici mesi che può vivere con difficoltà il momento della separazione.

Inserimento all'asilo nido, psicologia

Cinque consigli utili per affrontare l’inserimento al nido. Li fornisce Silvia Amendola, psicologa dell'età evolutiva dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma.

  1. Spazio ai papà che devono essere coinvolti nell’inserimento. In genere loro hanno meno difficoltà a lasciare i bambini e per i bambini è più facile salutare il papà che non la mamma.
  2. Rassicurare il bambino dicendogli che la mamma o il papà andranno a riprenderlo dopo la sipappa o dopo il sonnellino. E' preferibile comunicare al bimbo un momento preciso della sua routine quotidiana in modo tale da rendere meno pesante l'attesa.
  3. Dargli un oggetto che può portare da casa, come il suo giochino preferito. Rappresenta un oggetto di continuità tra casa e scuola.
  4. Spiegargli cosa farà al nido, ponendo l’accento sulle attività più belle che lo aspettano, ma non trascorrere ore a convincerlo.
  5. Comunicare spesso e con regolarità con le maestre per imparare a fidarsi di loro. Se il bambino si accorge che la mamma si fida di loro rimarrà più serenamente al nido.

Leggi la guida Come scegliere l'asilo nido

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.