cenare in famiglia

Cenare in famiglia

11/05/2020

Televisione accesa sui cartoni animati, genitori imbambolati a seguire il telegiornale serale, bambini che cenano prima dei genitori e che dopo un po’ si alzano da tavola oppure bambini che cenano e contemporaneamente giocano con videogiochi.

Può sembrare una fotografia esagerata e un po’ assurda e invece è ciò che accade in gran parte delle case degli italiani. Cenare tutti insieme in famiglia è un’abitudine che non solo aiuta a rinsaldare legami familiari e a stimolare il dialogo tra grandi e piccini, ma permette anche di rafforzare salute e benessere.

Perché è meglio cenare tutti insieme

Ecco dieci ottimi motivi per riorganizzare gli orari familiari e proporre di cenare tutti insieme:

  1. I bambini potrebbero imparare spontaneamente e senza forzature a mangiare le verdure ed altre pietanze che normalmente non mangiano. Uno studio di qualche anno fa mostrò che la dieta dei ragazzini che avevano l’abitudine di cenare insieme ai genitori era maggiormente ricca di verdure e frutta (e quindi di importanti nutrienti come fibre, calcio, ferro).
  2. I bambini imparano a mangiare alimenti nuovi e, seguendo anche l’esempio dei genitori, mostrano una maggiore propensione a voler provare nuovi sapori. Uno studio pubblicato nel 2003 sull’European Journal of Clinical Nutrition dimostrò che esponendo gradualmente e ripetutamente i bambini a nuovi alimenti li aiuta ad abituarli a sapori inconsueti e ad apprezzarne il sapore.
  3. Puoi controllare le porzioni e le calorie. In media le pietanze preparate al ristorante hanno una quantità di calorie di circa il 60% superiore rispetto a quelle preparate in casa e inoltre è possibile mettere nel piatto la giusta quantità di ogni alimento.
  4. Pranzare insieme significa crescere bambini più sereni. Alcuni studi hanno mostrato che i bambini che mangiano insieme ai genitori sono meno esposti al rischio di soffrire di depressione e disturbi alimentari. Inoltre cenare in famiglia favorisce il dialogo su temi importanti come la sessualità, i sentimenti, i disagi emotivi ed è più semplice, da parte dei genitori, accorgersi tempestivamente dei disturbi dell’alimentazione
  5. Uno studio condotto presso la Columbia University ha mostrato che mangiare in famiglia almeno cinque volte alla settimana riduce il rischio che gli adolescenti approccino al fumo, all’alcol e alle droghe. Inoltre i teenager che mangiano meno di tre volte alla settimana insieme ai genitori avrebbero un rischio di 3.5 volte superiore di abusare di farmaci e di fare uso di marijuana.
  6. Lo stesso studio ha mostrato che mangiare in famiglia per meno di tre volte alla settimana causa un aumento del rischio di ricevere una brutta pagella o una nota disciplinare a scuola; inoltre cenare insieme ai genitori permette ai bambini di apprendere le regole del linguaggio degli adulti e di costruire un vocabolario ricco e corretto.
  7. Uno studio condotto dalla Brigham Young University su alcune mamme lavoratrici ha scoperto che sedersi a tavola e cenare insieme alla famiglia ha un effetto davvero rilevante sullo stress causato dal lavoro e riduce la tensione e le pressioni. Lo stesso benefico non è emerso con lo stesso vigore per i papà.
  8. Mangiando insieme a casa ci si conosce. I genitori possono raccontare ai bambini che tipo di lavoro svolgono e possono invitare i bambini a raccontare accadimenti divertenti o significativi della loro giornata.
  9. Preparare insieme la cena oppure coinvolgere i bambini nell’apparecchiare la tavola, distribuendo i ruoli per ciascun componente della famiglia, insegna ai bambini ad assumersi la responsabilità, li fa sentire parte di una squadra e li abitua allo spirito di collaborazione in famiglia.
  10. L’atto di cenare insieme che si perpetua, come un rito, giorno dopo giorno contribuisce a creare una sensazione di sicurezza nei bambini che sentono di poter godere del calore e della protezione di un focolare domestico.
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.