Sappiamo tutti che in una dieta sana bisogna prevedere le famose, e temute!, cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, ma quando dobbiamo proporle ai bambini diventa una vera sfida impossibile. Come far mangiare le verdure ai bambini? Un'amica qualche giorno fa postava su Facebook un divertente scambio di battute tra lei e suo figlio: lei gli aveva preparato un buffo piatto di broccoli e carote sistemate in modo divertente e lui, perplesso, le aveva chiesto "Mamma, ma cosa sono queste sciocchezze?".
Di certo abituare i figli fin da piccoli a mangiare prodotti fatti in casa contribuisce a far sviluppare il gusto per i cibi salutari, come frutta e verdura. Insomma, se introduciamo la verdura sin dallo svezzamento è più facile che si abituino e poi le mangino volentieri.
Secondo uno studio della De Montfort University di Leicester, e delle università di Bristol e Birmingham, quello che si mangia da piccoli può influenzare quello che si mangia anche da grandi. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i dati di 7.886 mamme di bambini nati tra il 1991 e il 1992.
I risultati, pubblicati sulla rivista Public Health Nutrition, hanno mostrato che, dopo lo svezzamento, i figli a cui è stato spesso cucinato in casa almeno fino al sesto mese di vita avevano più probabilità di mangiare maggiori quantità di frutta e verdura all'età di 7 anni.
Non è stato riscontrato alcun effetto positivo sulle abitudini alimentari nei bambini abituati ai cibi sani in un secondo momento.
I risultati confermano l'idea che l'esposizione a frutta e verdura è importante nel periodo di svezzamento precoce
Secondo Helen Coulthard, ricercatrice della De Montfort University, è importante che le mamme capiscano l'importanza di abituare fin da subito i bambini a seguire una dieta salutare.
La stessa università ha recentemente condotto un altro studio che ha dimostrato che se i bambini sono lasciati liberi di mangiare con le mani più facilmente mangeranno frutta e verdura.
Come convincere i bambini a mangiare le verdure? Basterebbe aggiungere al piatto qualche goloso intingolo o qualche salsa.
E’ quanto hanno concluso alcuni ricercatori che hanno condotto uno studio su 152 bambini allievi della scuola materna. Secondo i ricercatori il 70% dei bambini mostra una sensibilità particolare al sapore, spesso amaro e particolare, delle verdure e ciò li porta a rifiutarsi di mangiare questo alimento invece così prezioso per la loro salute e la loro crescita. Questa difficoltà a mangiare alimenti dal sapore amaro è direttamente provocata dall’azione di un gene, il TAS2R38, che risulta particolarmente attivo nei bambini.
Come spiegato sulle pagine del Journal of the American Dietetic Association ai bambini della scuola materna coinvolta nello studio i broccoli sono state proposti, per una settimana, accompagnati da una salsa ranch. Si tratta di una salsa molto usata negli Stati Uniti soprattutto per condire la carne e molto apprezzata dai bambini. Al termine dell’esperimento gli studiosi hanno osservato che tra i bambini che mostravano una maggiore sensibilità al gusto amaro il consumo di broccoli era aumentato dell’80%.
Jennifer Orlet Fisher, autrice dello studio, precisa che non è necessario ripiegare su salse molto grasse ma è sufficiente usare salse leggere, come quelle allo yogurt.
Di certo non mi sembra molto salutare proporre salse ai bambini pur di fargli mangiare le verdure.
Forse meglio prepararle in modo diverso e più goloso. Ad esempio delle polpette oppure le cotolette di pollo o i bastoncini di pesce con gli spinaci.
E il pediatra Italo Farnetani non ha dubbi: i piccoli hanno bisogno di chiarezza e di capire cosa stanno mangiando. Per questo possono mostrarsi sospettosi di fronte a una zucchina tagliata a pezzetti mentre possono mangiare volentieri patate, piselli, carote pomodori a pezzi grandi. Inoltre i bambini non amano far fatica: no alla frutta con i semi o con la buccia, sì a pezzetti riconoscibili e già sbucciati di mela o pera o a spicchi di clementine (che non hanno i semini).
Come invogliare i bambini a mangiare le verdure? Ecco i consigli degli esperti.