come proteggere il cuore dei bambini

Come proteggere il cuore dei bambini

Uno studio condotto su 4mila persone in quattro Paesi del mondo ha scoperto che le persone non credono di doversi preoccupare della salute del proprio cuore prima dei 30 anni e solo il 20% delle madri pensa di dover intervenire per prevenire le malattie cardiovascolari nei bambini prima dei 20 anni. Invece la buona salute del cuore inizia sin da piccoli e si deve incoraggiare una vita più salutare negli anni dell’infanzia, spiega Sidney Smith, presidente della World Heart Federation, anzi sin dalla gravidanza perché numerosi studi confermano che seguire un corretto stile di vita, non fumare, tenere sotto controllo colesterolo e pressione sanguigna, combattere sovrappeso e sedentarietà in gravidanza riduce il rischio cardiovascolare del bambino, anche su lungo periodo. E allora vediamo come proteggere il cuore dei bambini, partendo dalla premessa che l'obesità e la sedentarietà sono i grandi mali di questi tempi e predispongono a malattie cardiovascolari sin dall'infanzia.

3 passi per prevenire le malattie cardiache nei bambini

  1. Non fumare: la maggior parte dei fumatori accende la prima sigaretta durante l’adolescenza e per un giovane che ha genitori fumatori il rischio di diventarlo anch’egli è di tre volte superiore. Inoltre il fumo passivo uccide seicentomila non fumatori ogni anno, bambini inclusi. Se sei fumatrice smetti di fumare: darai un bellissimi esempio ai tuoi figli.
  2. Obesità e sovrappeso, causati dalla sedentarietà e dalla scorretta alimentazione, sono strettamente connessi con lo sviluppo di malattie come il diabete e patologie cardiovascolari in giovane età. Incoraggia i tuoi figli a mangiare sano, assicurati che si ceni tutti insieme a tavola, prepara insieme a loro pietanze gustose e sane (povere di sale e grassi e ricche di vitamine e preziosi nutrienti).
  3. L’attività fisica contribuisce a ridurre il rischio cardiovascolare a lungo: sii attiva, dai l’esempio. Sali le scale a piedi, vai a scuola o in ufficio facendo una passeggiata, vai in bicicletta. Crea occasioni per i tuoi figli di giocare all’aperto insieme ai coetanei. Limita il tempo che si può trascorrere davanti alla televisione o ai videogiochi a non più di due ore complessive al giorno.

No allo stress

Lo stress vissuto dai neonati danneggia la funzionalità del cuore, secondo una nuova ricerca condotta da Catalina Bazacliu del Medical College della Georgia Regents University.

Stando ai risultati dello studio, il cuore paga una sorta di 'pedaggio' se ha subito forti pressioni troppo prematuramente, come accade ad esempio quando i neonati vivono l'esperienza di una malattia seria subito dopo la nascita. Un prezzo che si traduce nella riduzione della capacità del cuore di rilassarsi e ricaricarsi della giusta quantità di sangue e, quindi, di ossigeno.

La ricerca ha scoperto che i piccoli topi tenuti a distanza dalla propria madre per alcune ore ogni giorno hanno manifestato una significativa diminuzione delle funzionalità cardiache di base, aumentata quando è stato aggiunto un ulteriore fattore di stress che ha finito per incidere sulla pressione sanguigna, alzandola.

I tassi di rilassamento e riempimento dei cuori 'stressati' sono rimasti bassi nel tempo, per stabilizzarsi leggermente intorno ai due anni e sei mesi, l'avvicinamento per i ratti alla mezza età. La funzione cardiaca è stata valutata attraverso l'ecocardiografia. Lo studio sarà presentato durante i Southern Regional Meetings a New Orleans.

I neonati sottoposti a un forte stress prematuro sono esposti ad un aumentato rischio di insorgenza di patologie cardiache e stiamo lavorando per capire esattamente cosa provochi questo incremento

ha spiegato Bazacliu che con la ricerca si è guadagnata il Young Investigator Award della Southern Society for Pediatric Research.

L'obesità nei bambini li predispone alle malattie del sistema cardiovascolare

I bambini fortemente obesi hanno già dei segni di affaticamento dell'apparato cardiovascolare quando sono all'asilo.
Lo ha scoperto uno studio olandese pubblicato dalla rivista Archives of Disease in Childhood, secondo cui già tra i 2 e i 12 anni si notano alcune patologie, come la pressione alta, che si considerano tipiche degli adulti. I ricercatori del VU University Medical Centre di Amsterdam hanno studiato i dati di 307 bambini presi dalla Dutch Paediatric Surveillance Unit tra il 2005 e il 2007, alla ricerca dei segni premonitori dei problemi cardiaci nei bimbi fortemente obesi.

Ben il 62% dei bambini molto obesi sotto i 12 anni aveva già uno o più fattori di rischio cardiovascolare più di metà era affetto da pressione alta, ma c'erano anche casi di colesterolo alto e di glucosio elevato nel sangue, una condizione che porta al diabete di tipo 2. Condizioni del genere possono portare a vere e proprie malattie cardiovascolari nei giovani adulti

  crivono gli autori.

Nei bambini di due anni, spiega l'articolo, un indice di massa corporea maggiore di 20.5 è da considerare sintomo di forte obesità, mentre a 18 anni il valore limite è 35.

E la sedentarietà fa vede i suoi danni già a nove anni.

Nei bambini che non fanno una sufficiente attività fisica giornaliera compaiono i primi segni di problemi cardiovascolari già a 9 anni.

Una ricerca svedese, che ha analizzato 223 bambini di entrambi i sessi. I soggetti protagonisti dello studio pubblicato dalla rivista Acta Pediatrica facevano solo 15 minuti di esercizio vigoroso al giorno se erano maschi, e appena 11 se femmine.
Anche a parità di indice di massa corporea, nei bimbi più sedentari la percentuale di massa grassa era più alta, e il ritmo cardiaco a riposo era maggiore rispetto ai coetanei più attivi. Il discorso vale ancora di più per le bambine, che a parità di esercizio con i colleghi maschi hanno questi due indici con valori ancora più alti.

Ed è indispensabile mantenere uno stile di vita sano anche durante l'adolescenza: un nuovo studio svedese che ha scoperto che i teenager che praticano fitness hanno minori possibilità di subire un infarto nel corso della vita. La ricerca ha rilevato l'associazione tra esercizio fisico durante l'adolescenza e pericolo di attacco cardiaco da adulti, su un campione di quasi 750 mila uomini.

L'indagine, condotta da Peter Nordstrom dell'Umea University,  stata pubblicata sullo European Heart Journal. I dati hanno evidenziato una netta correlazione: maggiore sarà stato l'allenamento durante la tarda adolescenza minore sarà la possibilità di avere un attacco cardiaco trenta-quaranta anni dopo.

capriati bw square
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.