quale contraccettivo usare dopo il parto

Quale contraccettivo usare dopo il parto?

16/09/2024

Come riprendere la vita sessuale e quali anticoncezionali e metodi contraccettivi usare dopo il parto e durante l’allattamento? Il Ministero della Salute fa chiarezza e spiega quali sono i metodi più anticoncezionali più adatti ed efficaci in questa fase della vita. Ma quale contraccettivo usare dopo il parto?

Cosa succede dopo il parto?

Dopo il parto si verifica una amenorrea (una sospensione del ciclo) che dura circa sei settimane fino alla comparsa del primo ciclo mestruale, chiamato capoparto. In questo periodo la donna è comunque fertile e non è difficile rimanere incinta perché l’ovulazione riprende in un momento imprecisato e imprevedibile.

Per questa ragione è bene utilizzare comunque un metodo contraccettivo se si desidera evitare una seconda gravidanza troppo ravvicinata alla prima.

Queste le principali indicazioni degli esperti del Ministero.

  • Profilattico: nessuna controindicazione e può essere utilizzato tranquillamente sin da subito dopo il parto.
  • Diaframma vaginale: è necessario aspettare sei settimane almeno per consentire all’utero di tornare alle dimensioni pre gravidanza. Al diaframma vanno comunque associate delle creme spermicide.
  • Pillola anticoncezionale.
  • Impianto sottocutaneo: rilascia etonogestrel che non ha influenza sulla qualità o quantità del latte e si può prendere dopo sei settimane dal parto.
  • Sistema al levonorgestrel: si impianta nell’utero ma bisogna spettare 4 settimane dal parto.
  • Spirale a rame: potrebbe essere inserita durante un taglio cesareo o durante un parto vaginale anche se il suo uso è consigliato aspettare 4-6 settimane o comunque il capoparto.

Che pillola prendere dopo il parto?

  • Pillola anticoncezionale estro-progestinica: le donne che allattano possono usare la pillola estro-progestinica solo dopo sei mesi dal parto perché l’estrogeno può influenzare negativamente la qualità del latte e un eventuale calo potrebbe essere più significativo nei primi sei mesi. per la stessa ragione va evitato per questo periodo anche anello e cerotto estro-progestinico. La donna che non allatta può aspettare solo sei settimane prima di prendere la pillola questo per ridurre il rischio di trombosi legata anche al taglio cesareo.
  • Pillola anticoncezionale con solo progestinico: è la contraccezione ormonale di prima scelta per la mamma che allatta. Questo tipo di anticoncezionale non influisce sulla qualità e la quantità del latte e non aumenta il rischio di trombosi. Alcuni studi hanno suggerito che questa pillola possa interferire con lo sviluppo del cervello ma l’uso clinico non ha confermato questo rischio sui lattanti. In ogni caso la pillola progestinica va presa dopo sei settimane.

L'allattamento funziona come anticoncezionale?

Gli esperti ricordano che l’amenorrea causata dall’allattamento può garantire infertilità al 98% ma attenzione a che vengano rispettate queste condizioni:

  • non è più efficace dopo sei mesi dal parto,
  • non deve essere ricomparso il ciclo mestruale,
  • l’allattamento deve essere esclusivo con intervalli tra le poppate che non superino le sei ore di notte e le quattro ore di giorno.

Bibliografia e fonti

Ministero della Salute

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.