cioccolato per bambini

Cioccolato per bambini

05/04/2019

I bambini adorano il cioccolato. Mio figlio indica il cestino dove conserviamo i cioccolatini e dice “dada-dada” perché una delle prime parole che ha imparato è stata proprio cioccolata. E il cioccolato non va demonizzato e nemmeno evitato. Molte sono le evidenze dei suoi benefici sulla salute e sull'umore (lo sappiamo bene: quando siamo alla ricerca di un comfort food la scelta cade sempre su un po' di cioccolato!) e se si fa la scelta giusta è un alimento sano.

Insomma non c’è alcun dubbio ormai che il cioccolato sia una autentica sorgente di preziose sostanze che garantiscono numerosi effetti benefici e non solo sull’umore. Quando possiamo dare il cioccolato ai bambini? Io ho prefeirto aspettare che i bambini avessero un anno prima di fargli provare il cioccolato: anche perché poi dopo il primo assaggio non la smettono più :-)

Cioccolato, proprietà nutrizionali

Il cioccolato favorisce il rilascio delle endorfine, sostanze che stimolano alcune zone del cervello, prevenendo depressione e stress, che agiscono come droghe naturali aumentando la sensazione di benessere e buonumore; stimola anche la produzione di serotonina, una sostanza che favorisce la tranquillità e il sonno e grazie all’apporto di fosforo favorisce la concentrazione e l’attenzione.

Il cioccolato è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti che combattono l’invecchiamento cellulare e numerose malattie cardiovascolari (numerosi studi confermano che il cioccolato aiuta a mantenere nella norma la pressione sanguigna e a contrastare la rigidità delle arterie), all’epicatechina, che migliora la funzionalità endoteliale, ed agli altri antiossidanti, alleati davvero fondamentali, poiché contrastano gli attacchi dei radicali liberi, che entrano in azione quando si mangiano troppi zuccheri e grassi, quando si fuma o ci si ammala di diabete. Il cioccolato combatte, inoltre, la stanchezza cronica e abbassa la pressione sanguigna.

Infine tannini presenti nel cioccolato aiutano a combattere la carie perché impediscono la proliferazione batterica ed il fluoro contenuto migliora lo smalto.

Quale cioccolato scegliere per i bambini

Ad essere davvero salutare e ricco di antiossidanti è solo il cacao e non tutto ciò che viene utilizzato insieme ad esso nella produzione di barrette di cioccolata o altri prodotti in commercio. Quindi non c’è dubbio che se si vuole fare il pieno di antiossidanti e garantirsi il massimo del beneficio proveniente dal cioccolato si deve scegliere il cioccolato nero con una quantità di zucchero più bassa possibile: il consumo di 150-200 milligrammi al giorno di cioccolato fondente è un vero toccasana per l’organismo.

Detto questo spesso i bambini non amano il sapore troppo incisivo del cioccolato fondente e adorano mangiare cioccolato al latte o con il latte. E’ bene sapere che più il cioccolato 'si fa chiaro' e più viene privato delle sostanze benefiche a vantaggio di zuccheri, latte e altre sostanze.

Quindi, ad esempio, il cioccolato al latte e quello bianco sono decisamente poveri di antiossidanti e vitamine e perdono gran parte della capacità di prevenire le malattie cardiovascolari e di offrire tutti i benefici garantiti dal cacao fondente.

Contenuto calorico del cioccolato

Per la salute si consiglia il consumo di cioccolato fondente poiché quello al latte contiene un maggior quantitativo di zuccheri, proteine e grassi, mentre il fondente ha al suo interno una quantità superiore di sostanze benefiche per l’organismo come il magnesio. Ecco nel dettaglio le caratteristiche dei vari tipi di cioccolato:

  • Il cioccolato fondente è il meno calorico - 100 gr. di cioccolato fondente contengono 502 calorie - e viene prodotto con almeno il 43% di cacao ed il 26% di burro di cacao,
  • il cioccolato al latte - 100 gr. contengono 543 calorie - e viene prodotto con almeno il 25% di cacao ed il 14% di latte e inoltre contiene anche il 25% di grassi (tra grassi del latte e burro di cacao),
  • il cioccolato bianco è il più calorico: in 100 gr. ci sono 540 calorie, ma in cambio non offre alcun beneficio dal momento che viene prodotto con burro di cacao al 20% ed almeno il 14% di latte o derivati e non contiene cacao.

Da dove arriva il cacao?

Spesso raccontiamo ai bambini che quando Cristoforo Colombo scoprì l'America arrivarono dalle nostre parti ingredienti unici e ormai insostituibili per noi, come le patate dolci o il pomodoro. E anche il cioccolato.

Le origini del Teobroma cacao, denominazione scientifica della pianta di cacao, risalgono a 6000 anni fa, quando queste piante vegetavano naturalmente nelle terre fra i fiumi Orinoco e Rio delle Amazzoni.

Solo in seguito, intorno al 1000 a.C., nel territorio compreso fra la penisola dello Yucatan, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala ebbe inizio la coltivazione delle piante di cacao ad opera di popolazioni Maya o anche Olmeche.

A far arrivare il cacao in Europa fu Cristoforo Colombo che portò alla corte spagnola dei semi di cacao come testimonianza di novità esotica, tuttavia lui stesso assaggio una bevanda di cacao e la trovò sgradevole.

Intorno al 1590, i monaci spagnoli, da sempre esperti nella composizione di miscele ed infusi, sostituirono, nella preparazione del cioccolato, vaniglia e zucchero di canna al pepe e peperoncino e ottennero così una bevanda dolce, più adatta ai gusti degli Europei.

Falsi miti sul cioccolato

Sono numerose le credenze relative al rapporto tra salute e cioccolato. Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, con l’aiuto del Professor Attilio Giacosa, Gastroenterologo, docente all’Università di Pavia, ha stilato un utile vero/falso per scoprire i reali benefici del cioccolato per la nostra salute.

  • Il cioccolato aiuta a vivere più a lungo? Vero. Una ricerca dell’Università di Harvard, che ha seguito un campione di 7.841 persone di 65 anni per cinque anni, ha riscontrato come coloro che mangiavano cioccolato tre volte al mese vivevano più a lungo (36% di rischio di mortalità in meno) rispetto a quelli che ne facevano a meno. E anche per i più golosi che tendevano a esagerare, il vantaggio in termini di rischio di mortalità era comunque presente, seppur più basso.
  • Il cioccolato fa male al cuore? Falso. Al contrario, il cioccolato, grazie alla presenza di flavonoidi ad azione antiossidante riduce l’ossidazione dei grassi nel sangue, può aiutare a limitare il danno dei radicali liberi sulle arterie, agendo come protettore dei vasi sanguinei e a beneficio del cuore.
  • Il cioccolato aiuta a combattere la stanchezza? Vero. Il cioccolato contiene sostanze quali la teobromina e piccole quantità di caffeina, responsabili del senso di “risveglio” che danno il caffè e il tè. 125 grammi di cioccolato darebbero, infatti, tanta caffeina quanto una tazza di caffè. Inoltre, gustare una piccola porzione di cioccolato fondente tre volte a settimana, aiuterebbe a ridurre i sintomi della sindrome da stanchezza cronica, agendo come naturale “rifornimento” di sostanze anti-stanchezza inclusi alcuni minerali e soprattutto il magnesio e il potassio.
  • Il cioccolato rovina i denti? Falso. Studi hanno dimostrato che il consumo regolare di cioccolato non crea particolari problemi ai denti, a meno che non si esageri con quelli eccessivamente “zuccherati”.
  • Il cioccolato è un antidepressivo? Vero. Ricerche accreditano il cioccolato tra gli antidepressivi naturali dal momento che favorisce l’attività della serotonina, un neurotrasmettitore implicato nella genesi del buon umore. La stessa attività antidepressiva potrebbe spiegare il possibile “vigore” psicofisico che dà il cioccolato.  
  • Il cioccolato fa ingrassare? Falso. È stato dimostrato come il cioccolato, specialmente fondente con un contenuto di cacao superiore al 70%, non solo non faccia ingrassare ma anzi abbia proprietà benefiche da questo punto di vista. Il cacao è, infatti, ricco di teobromina, una sostanza in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e ridurre il senso di fame.
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.