Dal 1° al 7 Ottobre ogni anno si celebra la Settimana dell’Allattamento al seno (Sam), un’iniziativa promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con l’intento di sensibilizzare sull’importanza dell’allattamento materno. L’OMS raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi di vita, seguito da un allattamento al seno complementare fino ai 2 anni e oltre.
In Italia a promuovere l’allattamento materno sono numerose associazioni che in questi giorni organizzeranno incontri e offriranno consulenze gratuite. Il tutto per ricordare quanto sia prezioso il latte materno e quanto l’allattamento apporti benefici sia al bambino che alla mamma.
Non c’è dubbio che allattare sia il più prezioso regalo che una neomamma possa fare al proprio bambino perchè numerosi i benefici offerti dal latte materno. L'Istituto superiore di Sanità ricorda che il latte materno rappresenta la fonte principale di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali necessari per la corretta crescita del neonato.
L'UNICEF, in occasione della Settimana Mondiale dell'Allattamento Materno, ricorda che nel 2018, meno della metà dei bambini in tutto il mondo – il 43% – è stata allattata entro la prima ora di vita e poco più del 40% dei bambini sotto i 6 mesi nel mondo è esclusivamente allattato. Aumentare i tassi di allattamento nel mondo potrebbe prevenire ogni anno le morti di 823.000 bambini sotto i 5 anni e di 20.000 madri per cancro al seno.
Il latte materno:
Inoltre, come ricorda l'UNICEF,
Il latte materno è il primo vaccino per i bambini: li protegge da malattie potenzialmente mortali e garantisce loro tutto il nutrimento di cui hanno b’allattamento materno porta benefici a livello cognitivo e di salute sia per i bambini che per le madri: nei primi 6 mesi di vita del bambino, questa pratica contribuisce a prevenire diarrea e polmonite, le due principali cause di mortalità neonatale.
Infine promuovere e sostenere l'allattamento materno si traduce anche in benefici per la spesa pubblica perché incrementare del 50% il tasso globale allattamento tra i bambini sotto i 6 mesi di qui al 2025
consentirebbe di salvare la vita di circa 520.000 bambini (0-5 anni) e di generare un guadagno economico potenziale di ben 300 miliardi di dollari nell'arco di 10 anni, somma stimata quale risultato dei risparmi nell’assistenza sanitaria e nell'incremento della produttività.
D'altronde già qualche anno fa le cinque principali società scientifiche pediatriche italiane - Sip, Sin, Sigenp, Sicupp e Simp - diffusero un documento congiunto destinato alle famigli e agli operatori nel quale ricordavano che il risparmio derivante da una maggiore aderenza all’allattamento al seno sarebbe notevole: per ogni bambino non allattato le spese ambulatoriali ed ospedaliere sarebbero di 140 euro.
Il documento, ancora valido, prende le mosse dai dati emersi da studi recenti condotti negli Stati Uniti e in Regno Unito. Negli USA: se l’80% delle mamme allattasse al seno in modo esclusivo per sei mesi sarebbe possibile prevenire 741 decessi tra i bambini (causati da morte in culla, enterocolite necrotizzante del pretermine o Nec e per le basse infezioni respiratorie) e si risparmierebbero 10,5 miliardi di dollari di spesa sanitaria.
Sul sito MAMI - (Movimento Allattamento Materno Italiano) una mappa completa delle iniziative organizzate in questo anno.
Il tema della #SAM2021 è Proteggere l’allattamento: una responsabilità da condividere, rientra nella seconda area degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (sconfiggere la fame), considerando che l’allattamento è essenziale per la sopravvivenza, per la salute e per il benessere delle donne, dei bambini e delle comunità, e che è necessario proteggerlo in tutto il mondo.
Gli obiettivi della ventinovesima Settimana per l’Allattamento Materno (SAM) sono:
Il Presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), Fabio Mosca, spiega:
La paura della pandemia da Covid-19 e le misure adottate per contrastare la diffusione del virus hanno avuto un forte impatto psicofisico sulle mamme e sulle pratiche connesse alla nascita, in particolar modo sull’allattamento al seno. Nonostante noi neonatologi, con l'aiuto di tutti gli operatori, abbiamo cercato di tranquillizzare i neogenitori con attività volte a garantire la sicurezza del percorso nascita e con informazioni chiare e corrette, anche grazie al supporto dei media, abbiamo riscontrato una significativa diminuzione dei progressi fatti negli ultimi anni nell’allattamento materno.
La Commissione Allattamento della SIN ha esplorato la situazione dell’allattamento materno ai tempi del Covid-19, conducendo a luglio 2020 una survey su 10 ospedali italiani. Dalla ricerca è emerso che, pur rimanendo forte e quasi unanime l’incoraggiamento ad allattare al seno, le scelte di isolare la donna in travaglio-parto e in puerperio e la riduzione del pelle a pelle, possono costituire degli importanti impedimenti ad un corretto e fisiologico avvio della lattazione.
Per fronteggiare l’emergenza il Direttivo della Società Italiana di Neona¬tologia (SIN) con la Commissione Allattamento ha elaborato il documento “Allattamento e Infezione da SARS-CoV-2”, con l’obiettivo di offrire delle indicazioni condivise per prevenire ed affrontare possibili casi di contagio madre-neonato e per sostenere l’allattamento materno, con la volontà di tutelare la relazione mamma–neonato, coniugandola con un corretto approccio igienico-sanitario.
In particolare è stata ribadita l’importanza di favorire l’allattamento anche nel caso di madri Covid-19 positive asintomatiche o paucisintomatiche, raccomandando l’uso del latte materno crudo spremuto nel caso in cui il neonato fosse impossibilitato ad attaccarsi al seno, per condizioni cliniche incompatibili della mamma e/o del neonato.
E anche in questo caso la tecnologia viene in aiuto.
Il virtual breastfeeding support ovvero la consulenza virtuale in tema di allattamento è una sessione real-time, nel corso di un appuntamento individualizzato, durante la quale la/il consulente, presso il proprio studio, e la mamma/famiglia, presso la propria abitazione, si vedono e parlano utilizzando computer, smartphone o tablet. Come se fosse fisicamente presente, il consulente è in grado di valutare posizione, attacco, ritmo della poppata, suggerire nuove posizioni o correggere quelle in essere, offrire sostegno e rassicurare sul buon andamento dell’allattamento, diagnosticare ingorghi o dotti ostruiti, indicare soluzioni.