vene varicose in gravidanza

Vene varicose in gravidanza

Vene varicose in gravidanza

Le vene delle gambe sane hanno valvole unidirezionali per aiutare il sangue a tornare al cuore. Quando cammini, i muscoli del polpaccio pompano il sangue verso il tuo cuore e le valvole impediscono che il flusso venga invertito. Le vene varicose si sviluppano quando queste valvole unidirezionali non funzionano correttamente e ciò fa sì che il sangue si accumuli nelle vene, facendo gonfiare le pareti dei vasi e rendendoli visibili. Le vene varicose in gravidanza sono un disturbo piuttosto frequente, per una serie di motivazioni. Per capirne di più sulle cause, sui fattori di rischio e sui possibili rimedi ho chiesto al chirurgo vascolare Francesco Collarino.

Sintomi e fattori di rischio delle vene varicose in gravidanza

La gravidanza non è una patologia tuttavia, le donne affette da malattia venosa cronica, possono incorrere in sintomi frequenti e fastidiosi. Stanchezza, irrequietezza, tensione, peso, formicolii, crampi notturni, tutti questi sintomi sono più frequenti nelle future mamme che:

  • Hanno una familiarità per malattia venosa cronica
  • Soffrivano di varici prima della gravidanza
  • Sono costrette a stare a lungo in piedi,
  • Affrontano la gravidanza nel periodo estivo

Il problema non è estetico ma la manifestazione di una malattia cronica che può essere causa, anche, di gravi complicanze. È fondamentale prevenire ed intervenire in modo corretto attraverso una diagnosi precisa e una terapia adeguata.

Come funziona il sistema venoso

Il sistema venoso è deputato a riportare il sangue dalla periferia verso il cuore, quindi, quando la persona è in piedi, dal basso verso l’alto. Ci sono delle forze, per esempio la forza di gravità, che si oppongono e ostacolano questa risalita. Le vene sane, però, hanno meccanismi di supporto che compensano tali forze.

Il quadro è diverso quando le strutture del sistema venoso sono deboli perché già ammalate o predisposte alla malattia. In questo caso se: valvole venose, spinta plantare, pompa muscolare non sono efficienti viene a crearsi del ristagno che è una causa dei sintomi della malattia.

vene varicose in gravidanza

Perché in gravidanza le gambe soffrono?

In gravidanza si verificano condizioni che tendono ad aumentare il lavoro delle strutture venose ed a favorire cosi la comparsa della patologia a carico degli arti inferiori:

  • Il volume del sangue nella donna aumenta del 20% in quanto deve essere sufficiente per la mamma ed il bambino. Ciò comporta maggior lavoro per i vasi, soprattutto quelli di “ritorno”.
  • Il tono muscolare diminuisce e con esso l’elasticità delle vene deputata a compensare l’aumento del flusso sanguigno.
  • Gli ormoni della “gravidanza", tra le varie funzioni, hanno la caratteristica di essere “miorilassanti”, cioè intervengono sulla muscolatura liscia per far sì che queste fibre si possano adattare alle modifiche funzionali più importanti (utero). Tuttavia  muscolatura liscia è anche nelle vene, nel tessuto delle pareti intestinali.
  • Il rilassamento della muscolatura comporta una maggior distensione, minor capacità contrattile e quindi concorre nell'insorgenza di: varici, emorroidi, stipsi.
  • Il bambino che cresce va a comprimere le vene profonde creando un ostacolo meccanico al deflusso del sangue, con conseguente accentuazione della pressione venosa e del ristagno.
  • Infine, vi è una situazione legata alla composizione del sangue che aumenta la permeabilità dei vasi, favorendo così le condizioni per le quali la frazione liquida del sangue si possa espandere nei tessuti facendo comparire/aumentare l’edema. E’ quindi altrettanto chiaro che esistono sufficienti motivi per prevenire e curare i problemi causati dalla Malattia Venosa Cronica.

Cosa fare

Evitare il fai da te o i rimedi non scientifici in quanto uno specialista deve procedere alla diagnosi, valutando rischi reali e/o potenziali per la madre ma anche per il bambino. Successivamente, lo stesso specialista, indicherà la terapia adeguata per contrastare la sintomatologia. Dopo la conclusione della gravidanza, salvo in casi a rischio, potranno essere trattate varici ed i capillari. E buona norma effettuare una visita completa un'anamnesi accurata ed indagini diagnostiche che permettano di essere precisi e chiari.

Conclusioni

E’ consigliabile sottoporsi alla fine del primo ed all'inizio del terzo trimestre di gravidanza, ad una valutazione specialistica vascolare, così da valutare e monitorare nel tempo la situazione del Sistema Venoso.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.