perche i bambini si ammalano al nido

Perché i bambini si ammalano al nido

Il bambino si ammala spesso nel periodo dell'inizio della scuola d'infanzia o nei primi mesi di frequenza al nido? Non è detto che abbia le difese immunitarie basse e non è poi così negativo, sostengono i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale: il bimbo deve costruirsi piano piano un corredo anticorpale ed ecco perché i bambini si ammalano al nido e alla scuola materna.

Asilo nido e malattie frequenti

Le infezioni che colpiscono i bambini creano una risposta immunitaria persistente e duratura, per cui, dopo queste fasi della vita in cui si ammalano spesso, in seguito i bambini risultano immuni e possono affrontare indenni le stagioni a rischio (autunno-inverno-primavera), frequentando senza problemi la scuola dell'obbligo.

I genitori devono farsi una ragione del perché i bambini si ammalano così frequentemente nei primi tempi di frequenza in una collettività infantile: l'immunità che i bambini acquisiscono li proteggerà dalle malattie nelle epoche successive

spiega il presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, Giuseppe Di Mauro.

E' come se l'organismo dovesse pagare un pegno all'inizio per poi costruirsi un corredo immunitario importante e necessario per il futuro. I pediatri queste cose le conoscono e non si stancano di dirle ai genitori, ma serve ribadirle più volte, anche attraverso i media e la stampa

conclude il pediatra.

Primo anno di scuola materna e malattie

Da un lato la precoce socializzazione che può portare vantaggi soprattutto dal punto di vista dell'apprendimento e dello sviluppo psicomotorio. Dall'altro il rischio di contrarre infezioni ricorrenti, soprattutto a carico dell'apparato respiratorio e dell'apparato gastrointestinale.

Sono i pro e i contro degli asili nido che, secondo i pediatri di Sitip, Società Italiana di Infettivologia Pediatrica, rappresentano luoghi in cui il bambino si ammala spesso nel primo anno di frequenza.

I locali chiusi, spesso eccessivamente riscaldati e frequentati da tanti bambini rappresentano un ambiente ideale per la propagazione dei virus, principali agenti eziologici delle infezioni nei primi anni di vita

afferma Susanna Esposito.

La trasmissione dei microrganismi è, poi, particolarmente facilitata dallo scambio degli oggetti che inevitabilmente avviene tra bimbi così piccoli. Inoltre, è molto difficile che un bambino nei primi anni di vita sia in grado di attuare le comuni norme igieniche

In Italia, si calcola che oltre 400.000 bambini vengano colpiti ogni anno dalla gastroenterite e il Rotavirus rappresenta il principale agente eziologico. Di questi casi, circa 322.000 episodi si risolvono con la sola assistenza al domicilio del piccolo, 80.500 sono quelli che necessitano di una visita ambulatoriale, mentre oltre 10.000 vengono ospedalizzati, con una degenza che varia da 4 a 7 giorni ed è più lunga per chi ha meno di 4 mesi di vita.

E' stato, inoltre, stimato che la gastroenterite da Rotavirus causi 50.000 visite in pronto soccorso l'anno. Nel nostro Paese, l'infezione da Rotavirus costa circa tra i 40 e i 60 milioni di euro all'anno di costi diretti.

Per prevenire le patologie delle vie respiratorie e quelle gastrointestinali il rimedio con documentata efficacia sono i vaccini: la letteratura scientifica ha, ormai, dimostrato in modo inequivocabile come nel primo caso l'esecuzione del vaccino anti-pneumococcico coniugato 13-valente possa diminuire in modo sostanziale il rischio di otiti, polmoniti, meningiti e sepsi. Inoltre  la vaccinazione antinfluenzale, eseguibile in età pediatrica dopo i 6 mesi di vita, può rappresentare un'altra utile misura preventiva

Nel caso in cui si decida di mandare il proprio figlio all'asilo, i pediatri di Sitip consigliano di:

  • optare per strutture con un numero di locali di sufficiente metratura,
  • adottare misure precauzionali che riguardano l'igiene quotidiana,
  • limitare l'utilizzo del ciuccio,
  • rimandare il bimbo all'asilo solo quando è guarito completamente per evitare di trasmettere un'eventuale infezione in corso.

Come curare le malattie del nido

Correlato al tema delle malattie in comunità infantile, esiste poi il discorso della cura di queste forme morbose, che per almeno l'80% sono di origine virale e quindi non necessitano di cure antibiotiche specifiche. La SIPPS ribadisce l'importanza di evitare la corsa ai farmaci come sistema di difesa del bambino.

Se è vero che le malattie infantili guariscono da sole, senza particolari cure, è nostro compito tranquillizzare i genitori nel non pretendere medicine per guarigioni veloci e immediate dei loro figli. Un comportamento di attesa, responsabile, legato ai consigli che inevitabilmente il pediatra darà loro, mette al riparo da un eccessivo ricorso ai farmaci, ma anche da mantenere l'attenzione giusta ai problemi di salute del bambino

ha precisato Leo Venturelli, pediatra e componente del direttivo SIPPS.

In questo modo si ribadisce l'importanza di lasciare all'organismo del bambino e alla natura la risposta migliore alla malattia, garantendo una alimentazione giusta, ricca in frutta e verdura, uno stile di vita attivo, prevalentemente all'aria aperta e non in ambienti chiusi anche al bambino convalescente, con l'obbligo di evitare la riammissione rapida in collettività dei nostri figli. Per questo servirebbe anche una tutela maggiore della famiglia, in particolare della madre, nell'ambito della previdenza sociale

Perché mio figlio si ammala sempre

Nelle aule il contagio avviene facilmente e con grande frequenza e i bambini, soprattutto quelli che frequentano l’asilo nido al primo anno, si ammalano spesso. Il motivo lo spiega Alberto Tozzi, responsabile di alta specializzazione in malattie infettive dell'unità di Epidemiologia e biostatistica dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: in un ambiente chiuso come la scuola i bambini vivono a stretto contatto e le infezioni di diffondono.

Inoltre il sistema immunitario dei piccoli è ancora fragile e immaturo e non è preparato ad affrontare l’aggressione dei germi e a difendere l’organismo.

Manca una memoria immunitaria che fa sì che i batteri già incontrati una volta vengano riconosciuti e combattuti efficacemente.

  • Ma fino a quante infezioni può contrarre un bambino nel corso della stagione scolastica?

Gli esperti sono concordi nel ritenere che un bambino di due anni che sta in casa può avere fino a 3-4 infezioni respiratorie, raffreddore e febbre mentre se il bambino frequenta il nido il numero può facilmente salire a 6 o 7.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.