asma nei bambini

Asma nei bambini

24/04/2023

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo si contano circa 100/150 milioni di asmatici. Nel 50% dei casi adulti e nell’80% dei bambini la causa di questo disturbo è di natura allergica. Vediamo quali sono le cause dell'asma nei bambini e le cure attualmente più efficaci.

In Italia, come in tutto il mondo industrializzato, si è assistito negli ultimi anni a un netto incremento dell’incidenza di allergie e asma.

Nel nostro Paese, secondo lItalian study on asthma in young adults, l’incidenza delle malattie asmatiche varia di regione in regione, con una prevalenza maggiore nelle zone mediterranee rispetto a quelle più interne.

Cause dell'asma nei bambini

Cosa provoca l'asma nei bambini? La componente ereditaria è estremamente rilevante: avere uno o entrambi i genitori asmatici aumenta il rischio che il bambino lo sia a sua volta. Tuttavia anche le allergie, una qualche irritazione dei bronchi, l’inquinamento giocano un ruolo significativo.

Inoltre lo stile di vita attuale non aiuta a prevenire l’asma. Un tempo i bambini crescevano all’aperto, liberi di giocare con la terra, il fango, l’erba e di sporcarsi senza timore di esser sgridati. Oggi invece i bambini trascorrono gran parte del tempo chiusi a scuola, in casa, in palestra, in un mondo sempre più igienizzato e pulito. In questo modo il sistema immunitario non riesce ad allenarsi e a sviluppare la preziosa capacità di distinguere una sostanza potenzialmente dannosa da una che non lo è.

Un recente studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, infatti, ha mostrato come i bambini cresciuti nelle campagne e in ambienti “impuri” siano più resistenti alle malattie allergiche e all’asma rispetto ai coetanei metropolitani.

Anche le condizioni di vita all'interno delle mura domestiche sono importanti: vivere in una casa dove si fuma aumenta molto il rischio che un bambino ricoverato per asma faccia una nuova corsa in ospedale entro un anno. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Plos One del Cincinnati Children's Hospital Medical Center, secondo cui la misura dell'esposizione dei bimbi potrebbe essere usata per incentivare i genitori a smettere di fumare.

Asma nei bambini, cura

Come si cura l'asma nei bambini? L’asma è un disturbo cronico, con il quale si convive tutta la vita, ma dopo aver ricevuto una corretta diagnosi e una terapia adeguata è possibile seguire semplici accorgimenti per vivere in maniera del tutto normale.

Prima di tutto è fondamentale conoscere quale sia la causa della propria asma:

  • i pollini è consigliabile controllare periodicamente il calendario dei pollini per sapere in anticipo quali potrebbero essere i periodi più delicati.
  • la polvere domestica è bene cercare di tenere puliti gli ambienti, ma senza diventare ossessivi,
  • il pelo di un animale domestico bisognerà evitare di dormirci insieme o di adottarne uno.

Spesso, però, i fattori scatenanti sono più di uno e vivere in un mondo ovattato è impossibile oltre che deleterio, quindi la cosa più saggia da fare è seguire correttamente le terapie prescritte e portare sempre con sé un broncodilatatore spray, attenendosi alle dosi consigliate e non abusarne.

A parte semplici accorgimenti, la vita di un asmatico può proseguire in maniera del tutto normale. Non c’è motivo, ad esempio, di evitare di fare attività sportiva (a meno che non si tratti di un’attività che si svolge in condizioni estreme come l’alpinismo, il deltaplano o le immersioni subacquee).

Il rischio è quello di essere colpiti da una crisi di asma da sforzo, ma molti campioni olimpici sono asmatici e sono comunque riusciti a raggiungere considerevoli traguardi nelle loro discipline. Quindi, seguendo le proprie inclinazioni e i propri desideri nella scelta dello sport che si desidera praticare, è possibile studiare insieme al proprio medico una terapia che venga seguita prima e dopo l’esercizio fisico.

C'è da dire che le attuali terapie permettono di tenere sotto controllo il disturbo grazie a una dose quotidiana di farmaco che riduce l’infiammazione dei bronchi. Tuttavia gran parte dei pazienti smette di assumere i farmaci non appena i sintomi migliorano, con il risultato che la malattia si ripresenta con crisi più serie.

Il consiglio dunque è quello di non sottovalutare la sintomatologia.

Quando preoccuparsi?

Tosse, affanno, respiro sibilante (soprattutto se compaiono di notte o dopo una corsa) non vanno ignorati ma segnalati al pediatra o all’allergologo che potrà fare una diagnosi e fornire una terapia. E’ altresì importante seguire le indicazioni e il dosaggio dei farmaci senza fare di testa propria.

Asma nei bambini, si guarisce?

Come spiega la Simri no. Nei bambini piccoli, in età prescolare, la presenza di un respiro sibilante può essere transitorio (ma questa non è asma); non è vero invece che l’asma, una volta correttamente diagnosticata, scompaia.

Come riconoscere la crisi asmatica

All’inizio una crisi asmatica può essere di lieve entità. Il bambino ha un po’ di affanno o sibila quando respira, ma riesce comunque a giocare, mangiare e dormire senza difficoltà.

A volte, però l’attacco d’asma può essere molto più serio: il piccolo ha una evidente difficoltà a respirare, è tachicardico, pallido, tende a fare profonde inspirazioni e appare agitato, senza forze, inappetente. Non riesce a stare né seduto, né sdraiato e non riesce a dormire. Spesso si appoggia alle sedie o a un mobile per favorire la respirazione.
In questa fase è di vitale importanza somministrare immediatamente un broncodilatatore spray (che deve essere a portata di mano sia dei genitori che del bambino) o un cortisonico.

Bronchite asmatica nei bambini, terapia

La bronchite asmatica è cosa diversa dall'asma allergica, che è la vera e propria asma. In pratica se il bambino è allergico e reagisce con una crisi d'asma, probabilmente dovrà convivere con questa malattia per tutta la vita. Al contrario la bronchite asmatica è di natura infettiva. Ciò vuol dire che in  un bimbo predisposto, nella maggior parte dei casi si tratta di bimbi piccoli, una infezione alla faringe, alle tonsille o anche un raffreddore, può scatenare una reazione asmatica ed irritare i bronchi.

Mio figlio di 3 anni è certamente un soggetto atopico. Spesso, quando è semplicemente raffreddato, gli viene l'asma e questo perché è soggetto ad una costante iperreattività bronchiale che fa sì che il muco dal naso ristagni nelle prime vie respiratorie e poi irriti i bronchi.

Aerosol, broncodilatatori, antibiotici (prescritti solo ed esclusivamente dal pediatra)  una terapia inalatoria di prevenzione nei periodi più critici, come la primavera o i cambi di stagione, lo aiutano a prevenire questa forma asmatica e a ridurre l'iperreattività bronchiale.

Consigli per genitori di bambini asmatici

Gli esperti della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI) hanno stilato un decalogo per aiutare i genitori nella gestione quotidiana della malattia e delle crisi.

  1. E' importante saper riconoscere i sintomi, come tosse, difficoltà respiratoria, respiro sibilante o sensazione di costrizione al torace.
  2. Se i sintomi sono presenti per più giorni a settimana è sintomo che la malattia non è tenuta sotto controllo in modo adeguato ed è bene rivolgersi allo specialista.
  3. Se si sospetta che l’asma sia fuori controllo bisogna ricorrere alla 'terapia del bisogno', cioè broncodilatatori a lunga durata da assumere subito eventualmente in associazione con un cortisone per bocca.
  4. Modificare lo stile di vita, evitando fumo passivo, scorretta alimentazione e sedentarietà.
  5. Saper usare l’aerosol in modo corretto e le regole per il giusto dosaggio dei farmaci, spesso l’errore nel dosaggio è la causa dell’insuccesso della terapia, soprattutto in età scolare.
  6. Se l’asma è presente sia di giorno che di notte, se la terapia del bisogno si rivela inefficace o se il bambino ha anche difficoltà a parlare è bene ricorrere subito al pronto soccorso.
  7. E' molto importante conoscere i fattori scatenanti dell’asma nel bambino: animali domestici, poveri e muffe, pollini o inquinamento, infezioni. Inoltre ricordare che il bambino può fare attività sportiva purchè vengano messi in atto comportamenti di prevenzione, ad esempio una pre-medicazione con broncodilatatore a breve durata.
  8. Sapere che l’asma è una malattia infiammatoria cronica ed è quindi importante portare avanti nel tempo una terapia di fondo antinfiammatoria per tenere la malattia sotto controllo.
  9. Conoscere l’effetto dei singoli farmaci per migliorare il controllo dell’asma.
  10. Tenere sempre sotto controllo con visite mediche regolari sia l’asma che la terapia che la funzionalità respiratoria.
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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.