progesterone in gravidanza

Progesterone in gravidanza

Quando si usa il progesterone in gravidanza? E perché tanti ginecologi lo prescrivono alle donne incinte nelle prime settimane di gestazione? In questo post approfondiamo quali sono gli utilizzi del progesterone in gravidanza, a cosa serve e perché è un ormone così importante e in quali casi le linee guida ufficiali ne raccomandano l'uso per prevenire il parto pretermine.

Il progesterone è un ormone essenziale nel processo di riproduzione, viene prodotto dalla corticale del surrene, ma anche dal corpo luteo e dalla placenta, quindi è un ormone fondamentale sia per la regolarità del ciclo mestruale (e quindi per chi sta cercando di rimanere incinta), che per le prime fasi della gravidanza e anche alla fine della gravidanza in caso di rischio di parto pretermine.

Se si desidera avere un bambino e dopo mesi di tentativi infruttuosi o irregolarità nel ciclo mestruale il ginecologo probabilmente prescriverà un esame del sangue con dosaggio ormonale per capire se non vi siano anomalie nei valori del progesterone o altri ormoni. Il progesterone, infatti, è praticamente nullo nella fase follicolare ma poi aumenta prima dell'ovulazione per arrivare al massimo della concentrazione durante la fase luteale. Questo picco massimo è dovuto al fatto che il progesterone gioca un ruolo determinante per favorire l'annidamento dell'ovulo nell'utero e, in mancanza della fecondazione, a quel punto il suo valore diminuisce e si presenta il ciclo mestruale.

Valori del progesterone in gravidanza

In questa tabella trovate i valori del progesterone sia durante l'ovulazione e i giorni del ciclo che nelle varie fasi della gravidanza

FASIVALORI
Fase follicolare

Fase luteale1,2 - 15,9 ng/mL
Post-menopausa
Primo trimestre di gravidanza2.8 – 147 pg/mL
Secondo trimestre di gravidanza22 – 95 pg/mL
Terzo trimestre di gravidanza28 – 242 pg/mL

Assunzione di progesterone in gravidanza

Nelle prime settimane di gestazione, nel caso in cui la prima ecografia dovesse evidenziare un lieve distacco o si verifichino perdite ematiche anomale, il ginecologo potrebbe prescrivere del progesterone. Aumentarne i valori significa favorire l'impianto dell'embrione nelle pareti uterine e contribuire a creare un ambiente favorevole ala gestazione. Tuttavia non tutti sono d'accordo con la prescrizione di progesterone in gravidanza perché ciò non farebbe altro che ritardare la diagnosi di un aborto già concluso e irrecuperabile.

Progesterone in gravidanza, ovuli

In genere il progesterone viene somministrato tramite ovuli da inserire direttamente in vagina, questo perché da un alto questa formulazione minimizzerebbe gli effetti collaterali del farmaco, dall'altro sarebbe dimostrata una maggiore capacità di assorbimento. La via vaginale by-passa il primo passaggio del metabolismo epatico con un conseguente aumento della biodisponibilità.

Progesterone in gravidanza, fino a quando?

Per quanto tempo va preso il progesterone? In genere, in caso di minaccia di aborto nelle prime settimane, l'assunzione di progesterone è limitata alle prime settimane di gestazione, almeno fino a quando la placenta non sarà in grado di ridurre in modo indipendente l'ormone.

Progesterone e rischio di parto prematuro

Nella pratica clinica il progesterone viene utilizzato anche per via del suo effetto sulla muscolatura uterina: in caso di ipercontrattilità (contrazioni uterine multiple che possono aumentare il rischio di un parto prematuro) il progesterone rilassa la muscolatura dell'utero ed elimina le contrazioni.

Uno studio pubblicato qualche anno fa ha concluso che il progesterone ha dimostrato di essere efficace per il buon proseguimento della gravidanza a rischio minacciata da fattori immunologici, carenza di luteina, ipercontrattilità. E numerosi studi ne hanno confermato l’efficacia al fine di ritardare il parto nelle donne con minaccia di parto prematuro e nel travaglio già avviato.

Secondo le attuali linee guida il progesterone, utilizzato per la profilassi del parto prematuro, è efficace proprio perché svolge un ruolo determinante per il mantenimento della gravidanza fino al termine. In particolare la somministrazione profilattica di progesterone  è raccomandata nei seguenti casi:

Donna con storia precedente di parto pretermine definita come:

  • parto improvviso avvenuto tra 16.6 e 36.6 s.g.
  • parto di feto morto avvenuto nel II trimestre (prima della 24^ sg)
  • rottura delle membrane pretermine (preparto)
  • dilatazione cervicale avanzata o “bulging” delle membrane

Donna asintomatica con riscontro di cervicometria ridotta (10-20 mm) a 19-23.6 settimane

Effetti collaterali del progesterone in gravidanza

Come tutti i farmaci anche il progesterone può provocare alcuni effetti collaterali, tra i più comuni si segnalano:

  • cefalea, irritabilità, emicrania, insonnia, sonnolenza,nausea, vertigini
  • ginecomastia, alterazioni della libido, disturbi mestruali, perdite vaginali;
  • disturbi dermatologici come acne, orticaria, seborrea

Qualcuna lamenta tensione al seno, dolori al basso ventre.

In ogni caso la somministrazione di progesterone è indicata solo nel corso del primo trimestre di gravidanza, perché nel secondo e terzo trimestre di gravidanza è associata a ittero colestatico e malattie epatocellulari e va attentamente valutata dal ginecologo. Ma il progesterone fa ingrassare? Un lieve aumento di peso può essere annoverato tra gli effetti collaterali, ma più frequente è un incremento della ritenzione idrica.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.