Andare in vacanza

16/08/2010

andare in vacanza bigLe vacanze sono un must per gli italiani e soprattutto se ci sono i bambini... una manciata di giorni da trascorrere in campagna o in un parco divertimenti e la vacanza è fatta.

Partire con i bambini può rappresentare per tutta la famiglia un’esperienza indimenticabile e un bagaglio di ricordi per i piccoli.

E’ importante seguire qualche accorgimento per non farsi cogliere impreparati da possibili inconvenienti.

Prima di scegliere una meta per il viaggio è bene consultare il sito Viaggiare Sicuri o quello del  Ministero degli Esteri dove sono indicati i rischi relativi ad ogni Paese dove vigono condizioni sanitarie o politiche difficili.

Inoltre è consigliabile, almeno due o tre mesi prima della partenza prendere informazioni utili rispetto le norme igieniche, l'alimentazione, i rischi legati alla salute, le vaccinazioni (obbligatorie o richieste) da effettuarsi per visitare un Paese. Utile è rivolgersi alla propria ASL di competenza, chiedere al pediatra o raccogliere informazioni online visitando il sito del Ministero della Salute o della Società Italiana di medicina dei Viagggi e delle Migrazioni.

In che modo si può viaggiare con i bambini in modo sereno e coinvolgente?

Prima di tutto è importante coinvolgere il bambino il più possibile nell’organizzazione della vacanza e nella scelta della meta. I bambini hanno bisogno di immaginare ciò che vivranno e raccontare loro che esperienze bellissime faranno e che luoghi magici visiteranno può essere un ottimo modo per impedire il manifestarsi di dubbi e capricci. Ricordarsi che per i bambini l’idea di un viaggio può essere motivo di agitazione e ansia. Coinvolgerli nell’organizzazione della vacanza, andando insieme a fare qualche acquisto prima della partenza è un ottimo modo per permetterli di stemperare ansia e agitazione.

Bisogna mettere in conto che con i bambini è indispensabile non essere rigidi. E’ possibile che i bambini si ammalino alla vigilia di un viaggio o che si stanchino prima di quanto ci si aspetti e costringano a una sosta imprevista: flessibilità è la parola d’ordine.

Attrezzarsi con giochi e passatempi è molto importante per colmare i periodi di vuoto e di noia che certamente ci saranno durante il viaggio in auto o nelle attese all’aeroporto.

Rispettare le loro abitudini e i loro tempi. Se il bambino è ancora piccolo è bene cercare, per quanto possibile, di mantenere inalterati i suoi ritmi della pappa e del pisolino.

Non dimenticare di portare con sé un kit di farmaci: il pediatra consiglia una scorta di antipiretici, antibiotici a largo spettro, antidiarroici e fermenti lattici.

Rispettare i bambini è altresì importante: non è necessario sovrastimolarli con una lunga serie di visite e attività. Ottimo sarebbe alternare ai momenti di visite culturali altri di esclusivo interesse dei viaggiatori più piccoli. I bambini in vacanza hanno dei diritti che vanno rispettati. La Società Italiana di pediatria li ha elencati chiaramente:

  • Diritto al rispetto: rispettare i tempi del bambino: quelli del pisolino e quelli dell’ora nella quale va a letto abitualmente, i tempi dei pasti e i tempi del viaggio che non devono essere troppo lunghi perché i bambini si stancano facilmente. Prima dei tre o quattro anni un bambino non è ancora in grado di apprezzare i luoghi nei quali viene condotto, una vacanza che richiede spostamenti frequenti e faticosi probabilmente per lui rappresenterà solo una fonte di stanchezza.
  • Diritto al gioco e al riposo: i bambini di oggi non solo hanno l’impegno scolastico, ma vengono caricati di impegni sportivi e intellettuali davvero notevoli. Per questo la vacanza deve rappresentare per il piccolo un’occasione per staccare la spina da impegni e obblighi, riposarsi e giocare liberamente.
  • Diritto ai genitori: tra il lavoro, la scuola e gli impegni extra durante l’inverno genitori e figli hanno davvero poco tempo per poter stare insieme. La vacanza è un momento nel quale i bambini ritrovano il tempo passato con i genitori e avere spazio per il dialogo, il gioco insieme e il contatto fisico è un diritto dei bambini.
  • Diritto alla sicurezza: i genitori sono responsabili della salute e della sicurezza dei figli. Se si viaggia in auto è indispensabile seguire le norme relative alla sicurezza del trasporto in auto dei bambini. Se si viaggia in auto senza aria condizionata è bene evitare le ore più calde della giornata e prevedere delle soste durate un lungo tragitto.
    Se si va all'estero, informarsi per tempo presso le ASL sulle vaccinazioni o le profilassi da seguire. Informarsi sull’assistenza pediatrica garantita nel luogo dove si andrà.

Documenti per viaggiare

Per portare un bambino di meno di 15 anni all’estero è necessario fare richiesta della prima carta di identità: bisogna richiederla all’Ufficio Anagrafe del Comune fornendo un documento di identità del genitore e una foto tessera del bambino.

Per viaggiare all’interno dell’Unione Europea entrambi i genitori dovranno andare alla Questura e presentare la prima carta di identità del bambino sottoscrivendo una dichiarazione di nulla osta all’espatrio.

Al di fuori dell’Unione è indispensabile il passaporto. Da giugno 2012 minori per poter espatriare hanno bisogno di un passaporto individuale. Non sono più validi i passaporti dei genitori sui quali sono iscritti anche i minori.

Per ogni informazione e aggiornamento: Polizia di Stato

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.